Non si arrestano le problematiche nel reparto, ma Manzaroli rassicura le famiglie: “La situazione è molto meno drammatica di quello che sembra. Entro poco arriveranno 3 nuovi medici”.
“Bisognerebbe chiamare la segreteria alla Sanità ogni volta che i nostri bimbi stanno male per farle capire che siamo in emergenza”.
Non si placano le polemiche da parte delle famiglie e in particolare delle mamme nei confronti dei servizi ospedalieri erogati dal reparto di Pediatria dell’ospedale di Stato di San Marino.
Della questione ne abbiamo già parlato diffusamente nei mesi scorsi. In sintesi il problema è il seguente: una drastica riduzione del personale medico ha compromesso alcuni servizi normalmente erogati. Per ovviare alla mancanza di personale, il primario Nicola Romeo ha deciso di aumentare il carico orario per i medici superstiti. Purtroppo, però, nel corso dei mesi, non sono mancati alcuni problemi e le mamme hanno manifestato in più occasioni la propria insofferenza.
Anche il segretario di Stato alla Sanità Francesco Mussoni, sensibile alla questione, assieme ai vertici dell’ospedale di Stato, si sono assunti la responsabilità di risolve- re al più presto una problematica che va avanti ormai da inizio anno.
Politicamente in Commissione Sanità, Mussoni è riuscito ad ottenere un importante primo successo, l’approvazione, con voto palese, a maggioranza del progetto di legge “Disposizioni relative al personale medico dell’Iss”. Ora la palla passerà al Consiglio Grande e Generale. La missione del segretario alla Sanità è quella di rendere economicamente e contrattualmente più appetibili all’esterno gli stipendi del personale medico specializzato. Ma al momento, ci auguriamo temporaneamente, le problematiche rimangono, in particolare in Pediatria.
Per capire il livello di insofferenza delle mamme sammarinesi, riportiamo di seguito, ovviamente in forma anonima, una lettera/ sfogo di una mamma sulla pagina facebook ‘Neo mamme San Marino’:
“Scrivo qui il mio sfogo perché sono infilibita! Stamattina chiamo in pediatria per prendere un appuntamento con la dottoressa Allocca ma mi dicono che non lavora più a San Marino da sabato scorso. Allora chiedo gentilmente all’infermiera chi mi è stato assegnato come pediatra sostitutivo per le mie due figlie. Risposta: “Signora io non so niente qui è tutto un marasma, i pediatri vanno via, anzi scappano per le pessime condizioni di lavoro. Si rivolga alle urgenze o alla direzione”. (…) Non so come muovermi! Chiamo Romeo? Vado fuori? Ma
se vado fuori da chi posso andare? Aiutoooooo”.
Molte mamme le rispondono di rivolgersi a pediatri privati in Italia come loro stesse hanno precedentemente già fatto. In questa modo emerge una situazione di vera e propria emorragia. Sono infatti sempre di più le famiglie sammarinesi che si stanno rivolgendo a pediatri privati fuori confine.
Eppure, come già affermato nei mesi scorsi dal primario di Pediatria, e come ribadisce ancora oggi, “il reparto, pur avendo chiare difficoltà legate alla temporanea mancanza di personale medico, si sta impegnando alacremente per erogare nei migliori dei modi tutti i servizi”.
Ma stando alle dichiarazioni di molte mamme, sembra invece che Pediatria stia navigando in alto mare.
Un’altra mamma, rispondendo allo “sfogo” precedente, scrive: “Purtroppo questa situazione per il momento non vede spiragli di soluzioni quindi forza e coraggio e cerchiamo di organizzarci al meglio! Bisognerebbe iniziare a chiamare direttamente la segreteria alla Sanità ogni volta che i nostri bimbi stanno male per fargli capire che siamo in stato d’emergenza e che mai ci si era ritrovati in una situazione del genere…!!!” Gli fa eco un’altra mamma: “Dobbiamo organizzarci e andare di persona tutte insieme!!! Solo così forse ini- ziano a prendere in considerazione seriamente la situazione!!”.
Ma per il dottor Dario Manzaroli, direttore sanitario Iss, le cose non vanno poi così male, anche se conferma che la dottoressa Allocca si è dimessa pochi giorni fa: “Ho letto la sua lettera di dimissioni. Le ragioni sono due: una personale, l’altra legata alla retribuzione. Sono convinto che se lo stipendio fosse ottimo rimarrebbe. Il problema dell’appetibilità del posto nel nostro ospedale rimane. Le condizioni contrattuali e lo stipendio ovviamente incidono negativamente. In Italia, in particolare i pediatri, essendo- cene pochi, sono molto richiesti e guadagnano più che qui”.
Manzaroli dice che forse abbiamo trovato tre nuovi pediatri: “Siamo in trattativa, ma sono fiducioso che riusciremo a portare entro breve 3 nuovi pediatri”. E rassicura le mamme: “La situazione è molto meno drammatica di quello che sembra. Al momento abbiamo un medico in malattia lunga (la dottoressa è fuori da circa due mesi) e un’altra in maternità che terminerà verso ottobre. Tre assenza su sette sono tante – sottolinea Manzaroli – ma sono persone che torneranno”.
E inoltre, “se vogliamo potenziare il servizio pediatrico e potenziare il servizio anche a livello territoriale dovremo tenerci stretti i nuovi medici che arriveranno, creando migliori condizioni contrattuali ed economiche. Sono sicura che la popolazione, le famiglie e le mamme apprezzeranno il potenziamento del servizio pediatrico anche negli ambulatori, anche perché i bambini hanno più bisogno di un bravo educatore che segue il loro sviluppo da vicino che un medico in ospedale”.
E conclude: “Dobbiamo convincere il Governo che abbiamo bisogno di queste nuove figure. Il Paese non è in condizioni economiche ottimali è vero, però in questo caso, per Pediatria, ci vuole un investimento serio e veloce”.
Francesco De Luigi, La Tribuna