Già parecchie volte siamo tornati a scrivere su queste pagine dell’importanza di un’opposizione credibile. Ma non è purtroppo roba che si compra al mercato.
E prima di parlare di credibilità occorrerà far luce su eventuali responsabilità politiche della ex maggioranza. Troppo comodo passare dall’altra parte della barricata e pretendere di rifarsi subito una verginità.
Del resto chi pretende di tornare a predicare bene ha però razzolato male fino all’ultimissimo secondo. Così ieri nell’ultima seduta del vecchio Congresso di Stato sarebbe andato in scena l’estremo tentativo di far passare delibere e decisioni non più di competenza degli ex segretari di Stato.
E tra queste pare ci fosse anche il rinnovo di alcuni incarichi.
Ma una stagione nuova richiede inevitabilmente persone nuove e competenti nei ruoli chiave. Posto che non si tratti di persone che hanno lavorato bene portando risultati positivi alla collettività. Ci sono queste persone? Ci sono settori che effettivamente sono cresciuti e che non hanno fatto registrare piuttosto dei peggioramenti?
Lanternino alla mano ci sembra di no. Di più è ormai assodato che nella scorsa legislatura ad occupare certe comode poltrone siano finiti i soliti noti e coloro che in qualche modo hanno contribuito affinché certi disastri potessero compiersi.
Più che indagare su queste dinamiche ci sembra però opportuno, arrivati a questo punto, tagliare di netto quel nodo gordiano. Nei tre anni della passata legislatura sono peggiorati tutti i fondamentali dell’economia che deve necessariamente ripartire. Per non parlare della martoriata Sanità che a fronte di un aumento esponenziale dei costi non ha però aumentato i servizi che via via si sono al contrario assottigliati.
Non c’è da stupirsi che il collegio dei sindaci revisori abbia deciso di dimettersi e che lo abbia fatto per mancanza di trasparenza.
Una struttura come Iss dovrebbe godere della fiducia assoluta dei sammarinesi mentre troppi episodi hanno contribuito a minare dalle fondamenta quella fiducia.
Si pensi solo a quando l’estate scorsa questo giornale ha dato la notizia della presenza della legionella nelle tubature della struttura o alla denuncia partita sempre da queste pagine su un medico furbetto che dopo aver timbrato, pur lautamente retribuito da Iss, pare si recasse a lavorare altrove.
Attendiamo a tal proposito di sapere l’esito delle indagini e se il medico è poi stato denunciato.
Stendiamo infine un velo pietoso sul cosiddetto racket delle badanti per risolvere il quale l’ex segretario Santi – che non è un caso sia stato sonoramente bocciato dagli elettori – aveva pubblicamente dichiarato che occorreva aspettare il Tribunale.
Che sono tante le cose da fare in ambito sanitario lo dimostra lo spazio che essa occupa all’interno del programma depositato ufficialmente gli scorsi giorni. Una sfida dunque e non soltanto una patata bollente che nessuno voleva come qualcuno ha provato a scrivere.
E’ partendo dalle risorse che abbiamo, pur nello stato in cui versano ora, che si dovranno creare nuove opportunità per il
Paese. Ma occorreranno competenze e coraggio. Due doti che non mancano al segretario in pectore Roberto Ciavatta.
La RepubblicaSM