Potrebbe presto chiudersi, rispettando i tempi prefissati, la partita sulla nomina del nuovo comandante della Gendarmeria.
Il governo infatti ha deciso di puntare sull’attuale comandante di Interpol, Maurizio Faraone, una scelta che permetterebbe di compiere quasi una quadratura del cerchio, andando di fatto a ridurre anche il numero dei comandanti, in attesa della riforma dei Corpi.
Faraone è il capo di Interpol a San Marino fin dalla sua istituzione nel 2007.
Ora la pratica verrà portata in Consiglio per l’approvazione finale, anche se il dibattito in Aula non sarà tranquillo. Si archivierà così la questione aperta con le dimissioni del generale Alessandro Gentili. Quella di Faraone non è l’unica nomina operata dal congresso di Stato nella seduta di ieri.
Infatti l’esecutivo ha deciso di riconfermare i vertici dell’Agenzia di Informazione Finanziaria, sentito il parere anche di Banca Centrale. Un rinnovo slittato a lungo, un anno e mezzo almeno di prorogatio e non senza polemiche, ma che ora consentirà a Nicola Veronesi e Nicola Muccioli, rispettivamente direttore e vicedirettore di Aif, di portare a termine il loro secondo mandato quinquennale.
Entrambe le nomine, quella del comandante della Gendarmeria, e quella dei vertici Aif sarà sicuramente proposta in Ufficio di presidenza per essere portata in approvazione nella prossima seduta del Consiglio Grande e Generale di fine maggio. La Serenissima