Lonfernini (Dc): “Provvedimento recessivo che non soltanto non aiuterà il nostro bilancio ma metterà ancora più in di coltà i nostri cittadini e colpirà duramente l’economia”. Inutile continuare a chiedersi il perché e come mai in un tempo sorprendentemente breve San Marino sia precipitato così in basso. Poi l’invito a restare vigili come è accaduto nella circostanza dello sciopero perché “il nostro Paese come è emerso dall’ordinanza di Morsiani ce lo stavano predando”.
Una parte ampia del Paese tira un sospiro di sollievo pensando che per il momento resta in attesa di essere ratificato il famigerato decreto sulla patrimoniale, provvedimento che non potrà essere certo ricordato come idea brillante sulla finanza pubblica e sul che fare per far ripartire l’economia degli uomini nuovi che promettevano il cambiamento.
Ma il sollievo può essere solo momentaneo e si può esser certi che la sessione di giugno del Consiglio Grande e Generale porterà a compimento la ratifica del decreto. I piccoli passi indietro servono solo a poter procedere con maggior determinazione. E forse quello di mercoledì scorso, con la piazza gremita di gente, non è sembrato in fin dei conti il momento migliore per far piovere sui cittadini anche la patriomoniale. Tanto è solamente questione di tempo. Il provvedimento non piace ma ce lo dobbiamo far piacere perché serve – dicono loro – a rimettere i conti in ordine per poi andare a bussare alle porte del Fmi per ottenere un credito che genererà altre imposte, altri tagli e altri sacrifici.
“Si tratta – ha detto il Consigliere Teodoro Lonfernini – di un provvedimento recessivo che non soltanto non aiuterà il nostro bilancio ma metterà ancora più in difficoltà i nostri cittadini e colpirà duramente l’economia e la possibilità di un suo rilancio”. Inutile continuare a chiedersi il perché e come mai in un tempo sorprendentemente breve San Marino sia precipitato così in basso.
E’ sempre Lonfernini a invitare tutta la cittadinanza a restare vigile come è accaduto nella circostanza dello sciopero “perché il nostro Paese come è emerso dall’ordinanza di Morsiani ce lo stavano predando. Fa venire i brividi leggere che cosa è accaduto negli ultimi due anni e anche prima quando pare sia arrivato Francesco Confuorti.
Allora io ero Segretario di Stato ma in Congresso del progetto della Advantage Financial di Confuorti presentato alla Segreteria alle Finanze non è arrivato niente. Leggiamo ora che esso ‘valeva’ 5milioni di euro mentre quando io portavo progetti da 500 euro venivano fatti i raggi x e si misurava anche la qualità del mio sangue”.
Che sia tutta colpa di Francesco Confuorti detto Carneade? Resterebbe da chiarire chi gli abbia fornito chiavi in mano la nave del Paese, l’equipaggio e la rotta. Tutte domande che difficilmente avranno risposta nell’immediato. E quando quelle risposte arriveranno probabilmente sarà tardi per provare a tornare indietro. Di innestare la retromarcia ora non si vede all’orizzonte alcuna intenzione. Si sa solo che le istituzioni democratiche sono state messe a dura prova e che i nervi sono ormai a fior di pelle.
Tanto che il Consigliere Teodoro Lonfernini si chiama fuori dai giochi e propone qualcosa di nuovo. Un cambiamento che c’è solo da augurarsi possa essere reale. “Ora son certo – ha detto Lonfernini – che il Tribunale farà completa luce sulle responsabilità del passato”. Una certezza che tutto il Paese vorrebbe avere perché significherebbe lasciarsi alle spalle un incubo che al momento tiene ancora tutti svegli. La RepubblicaSM