San Marino. Per Zte nuovi guai in arrivo? (articolo completo)

Gli Stati Uniti revocano il blocco imposto al colosso cinese delle telecomunicazioni ZTE ma è una vittoria di Pirro perché chiaramente l’azienda dovrà per forza di cose rivedere il proprio business plan. Motivo? Il primo semestre 2018 chiude all’insegna della perdita. Una perdita giudicata addirittura “record” stando alle valutazioni degli analisti. Il bando Usa che ha comportato una multa per 1,4 mIliardi nonché la riorganizzazione di tutto il vertice ha impattato inevitabilmente sui conti della società cinese. Washington comunque ha dato ufficialmente il via alla ripresa delle attività dell’azienda che in un mese è riuscita a rispondere pienamente a tutti i termini dell’accordo siglato con il Dipartimento del Commercio americano.

Non finisce qui però, perché un emendamento alla legge di spesa per la Difesa Nazionale, in approvazione al Senato americano, rischia di rimescolare nuovamente le carte in tavola. L’emendamento, approvato lo scorso mese con larghi consensi bipartisan, ha confermato il bando di sette anni alle vendite di componenti Usa imposto ad aprile al gruppo di Shenzhen per motivi di sicurezza nazionale.

Secondo Reuters però l’emendamento potrebbe non essere approvato in via definitiva: nelle prossime settimane il Senato deve riunirsi con la Casa dei rappresentanti per discutere la versione finale della legge di bilancio. Insomma c’è ancora da attendere, perché potrebbero essere dolori. Dolori molto, molto forti. Di certo al momento ci sono solo gli1 ,4 miliardi di dollari sborsati dall’impresa, tra multa e depositi di garanzia… Eppure c’è chi vuole vedere il bicchiere mezzo pieno. Si legge infatti sul sito della Smtv che “si tratta di una notizia positiva per il segretario di Stato alle Telecomunicazioni, Andrea Zafferani, perché proprio ZTE è partner tecnologico per la realizzazione della rete di telefonia mobile. La divisione italiana dell’azienda ha comunicato di essere pienamente operativa.

Zafferani conta ora di tornare alla progettazione degli impianti il prima possibile”. Sempre secondo la SmTv “in base ai piani, la Zte dovrebbe entrare in una new company con l’Aass per la gestione della rete. E uno dei propositi è far insediare l’azienda anche in Repubblica attraverso la nascita di una società di diritto sammarinese”. La RepubblicaSM