San Marino. Perché si continuano a vendere i beni di Asset Banca? … di Barbara Tabarrini

E’ un vero dramma per tutti perché non c’è un dialogo proficuo, costruttivo. 

Sono anni che se ne parla della cessione dei beni di Asset Banca, mobili e mmobili nonché società  del  gruppo, alla  Cassa di Risparmio. E molti, tanti, quasi  tutti non capiscono. Cerco di spiegare ma sono io stessa che quasi abbandono il campo perché  la  vicenda è assurda.

Un esempio  su  tutti  è  la  cessione dei  beni e delle  società controllate da Asset Banca, oggi appunto nella  reclamata disponibilità di Cassa di Risparmio.  

Avrete  notato  in  questi  giorni la ‘nascita’ di Nemini Teneri Sg Spa una società di gestione del risparmio    sammarinese. Ora consultando il registro dei soggetti vigilati di Banca Centrale  notiamo  che  detta  società  era denominata in precedenza Imago Alternative SG spa, Asset Sg spa e Carisp Sg. 

La Imago era di proprietà del Credito  Sammarinese e rilevata da Asset  Banca.  

L’istituto di credito da me diretto la trasformò, la completò al  punto tale che aveva avuto l’autorizzazione a collocare non solo  fondi  tradizionali  azionari,  bilanciati  e  obbligazionari ma anche fondi come il Biotech,   

una vera e propria innovazione. 

Dopo la chiusura illegittima di Asset Banca, questa società fu destinata a Cassa di Risparmio durante  il  contenzioso in atto fra i soci Asset e Banca Centrale, vicenda nota a tutti. Ora  ceduta da Cassa a un gruppo  terzo.  

Perché? Cassa di Risparmio non poteva aspettare la definizione del contenzioso? Tra l’altro gli azionisti di Asset si sono sempre messi a disposizione in maniera molto costruttiva. La stessa Asset  SG  (questa  è  la  denominazione  che  ritengo  sia  da  usare) poteva essere oggetto di restituzione  agli  azionisti  e  valorizzata per arrivare ad un accordo con i soci di Asset eventualmente come acconto di pagamento.

Perché continuare a smantellare il patrimonio di Asset?

E se il contratto di cessione dei beni non avesse pienamente quei contenuti tali da poter resistere in una eventuale e probabile causa in Tribunale cosa succederebbe? I soci avranno sicuramente la volontà di revocare le cessioni a terzi di beni non più nella disponibilità di Cassa di Risparmio? Probabile e possibile.  Perché correre? Perché non  arrivare  velocemente  ad  un  tavolo  con  accordi  chiari senza fare troppa  melina?

Ma rimane sempre quella domanda benedetta perché Cassa vende e non si attende la definizione di una vicenda dichiarata illegittima  dal  Tribunale?  Dicono  che è una questione di clausole che credetemi  ‘non  reggono’ e non fanno onore a chi le ha previste soprattutto perché era in corso il contenzioso.