Perchè con il voto palese (che si usa in caso di richiesta di fiducia/sfiducia di un membro di governo) sicuramente Arzilli otterrà nuovamente la fiducia e così la maggioranza si potrà ricompattare di nuovo! Così mi è stato risposto da alcuni consiglieri di minoranza.
A parte che siamo nel campo delle ipotesi, e l’esito da loro predetto per questa votazione vale l’altra, ovvero che l’attuale maggioranza non riesca a difendere l’indifendibile e chiacchieratissimo Arzilli. Pertanto, qualora ci fosse una mozione di sfiducia contro Arzilli l’esito non è assolutamente scontato.
Come detto oramai il Segretario Arzilli è indifendibile; fanno fatica anche gli stessi componenti di Noi Sammarinesi a prendere le sue parti e a continuare a difenderlo come se non ci fosse un domani.
7 anni a scaldare la sedia, senza nessun risultato apprezzabile, pesano per chiunque. Le rare assunzioni, abbiamo visto quanto sta succedendo con l’One Gallery Outlet, sono il frutto di iniziative isolate, e che nulla c’entrano con la politica, e sono dovute all’azione di qualche imprenditore estero che ha deciso di investire a San Marino. Lui non c’entra!
Se poi a questa inerzia sommiamo anche le ultime vicende delinquenziali e mediatiche, cioè quelle che sono emerse dalla trasmissione TV7, la situazione sta diventando insostenibile; il malumore serpeggia anche nella maggioranza. Nel paese non si parla d’altro e molti cittadini vogliono che il couperoso Arzilli se ne torni a casa, o meglio in gioielleria ad emulare i suoi familiari.
Ma proprio in questo momento di estrema difficoltà la minoranza consigliare nemmeno pensa a dare al fantastico Arzilli l’ultima deleteria e definitiva spallata; tra i vari vacui ordini del giorno di questo Consiglio non si vede quello relativo alla fiducia nei confronti del titolare del dicastero Industria; nessuna forza di opposizione ha promosso una MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SEGRETARIO MARCO ARZILLI.
Marco Arzilli ha oltre il 21% di quella attività (la G.ARZILLI Spa) che è stata coinvolta nell’ultimo scandalo televisivo, la stessa attività che lo ha visto amministratore per diversi anni anche se con poco successo, come del resto ha fatto anche nel dicastero Industria.
Lui Segretario di Stato all’Industria prende utili, quando li fa dato che negli ultimi anni il segno meno nei bilanci è comparso più volte, da un’attività che per il modo di operare, si è visto dalle dichiarazioni di suo padre e se queste verranno confermate dal riscontro oggettivo degli inquirenti, più volte ha operato illegalmente addirittura – come da dichiarazioni di Pinuccio Arzilli – con l’acquisto in nero di preziosi, diamanti e oro. Un’attività, non è un segreto, che ha pendenze economiche sia con lo stato che con banche: si parla di un sostanzioso mancato pagamento di monofase e di una sua raetizzazione; questo fu l’escamotage per non farla comparire nel clamoroso elenco dei debitori monofase che tanto ha colpito l’opinione pubblica.
Un disastro insomma, un po’ come quello che ha fatto nel suo settennato di governo; dove di fatto la situazione economica ed occupazionale del paese è peggiorata da quando Arzilli si è insiediato! E’ un dato di fatto, ma non poteva che essere altrimenti visto l’incapacità del soggetto in questione.
Non so se sia un Karma o meno, ma i risultati sono evidenti; con la POLITICA DEL FAREMO non si va da nessuna parte. La gente ha bisogno di lavoro, di prosperità e non di vane promesse peraltro non mantenute. Le comparsate in una tv, prona e poco critica con il potente di turno, lasciano il tempo che trovano e l’effetto rincuorante ma nauseabondo svanisce, come quello di un profumo scadente, dopo pochi attimi.
La comparsata ha fatto vedere che Marco Arzilli ha comunque delle qualità, soprattuto nel campo artistico: potrebbe, e non scherzo, fare l’attore. Secondo me avrebbe anche un buon successo; ha un’innata capacità di recitare non comune.
Arzilli non si dimette esclusivamente per interesse, anche se il suo cuore lo sta – in tutti i modi – consigliando di fare quel passo indietro che lo tirerebbe fuori dalle feroci critiche che sta subendo soprattutto tra la gente comune. Sa benissimo che se lui si dovesse dimettere il fallimento di tutte le sue attività potrebbe essere dietro l’angolo. Le banche, se non fosse più in politica, potrebbero richiedere il rientro dei fidi e questo porterebbe inevitabilmente alla chiusura della sua attività economica di famiglia, la stessa – che se non fosse da lui operato il DUE PESI, DUE MISURE – sarebbe chiusa da tempo, come ha già fatto, in maniera sin troppo ferrea, con le aziende che non erano a lui vicine.
Il paese ha bisogno di solidità, di certezze quelle che non può dare un Segretario di Stato che ha un padre imbroglione, espressione di un passato malato e delinquenziale, che ha gettato discredito sull’intera nazione, in un momento cruciale del paese come questo, e che ha un’attività che opera o ha operato illegalmente. Roba che solo a San Marino è consentito fare.
L’opposizione ha dimostrato, ancora una volta qualora ce ne fosse bisogno, di essere – a parte l’ordine del giorno di Rete che ho molto apprezzato – del tutto inadeguata ed ha fallito – al pari del governo – la sua missione politica di controllo ferreo e di critica obiettiva; li abbiamo visti – anche ultimamente – andare a braccetto con i componenti della maggioranza, se non del governo.
La mozione di sfiducia nei confronti del Segretario Marco Arzilli andava presentata; così avremo potuto vedere, in maniera palese, chi sono i veri responsabili di questo declino e di questo stato di cose. Gli elettori avrebbero potuto osservare, critici.
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com