Rapetto: “I nuovi mezzi di comunicazione hanno generato un eccesso di interazione che ha compromesso i rapporti interpersonali”.
La 18esima Giornata Internazionale della Protezione dei Dati Personali del Consiglio d’Europa coincide a San Marino con il “Privacy Day”, che si è tenuto nella giornata di ieri presso Palazzo Begni. L’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali ha così rivolto un incalzante appello all’approfondimento e al dialogo aperto riguardo alla cruciale questione della tutela dei minori nell’era digitale. Azzeccatissimo il format. Tavolini e sedie, a rendere tutto informale, una tavola rotonda, con protagonisti diversi giovani e giovanissimi che hanno preso parte al pomeriggio di approfondimento.
“Continuando il percorso intrapreso con il convegno dell’anno precedente,” afferma Elia Santi, Vice Presidente dell’Autorità Garante, “abbiamo voluto proseguire il confronto con tutte le parti coinvolte nella salvaguardia dei minori. Non solo concentrandoci sulla dimensione della rete e di internet, ma soprattutto sui rischi derivanti dall’utilizzo dei social network.” Il contesto viene inquadrato dal Presidente, Umberto Rapetto, vero mattatore della giornata, che ha saputo mettere i ragazzi presentiaproprioagio,spingendoliaparlare e condividere le proprie idee ed emozioni: “I nuovi mezzi di comunicazione hanno generato un eccesso di interazione che ha compromesso i rapporti interpersonali. La diffusione della Rete e delle piattaforme di messaggistica istantanea ha minato l’interazione umana,” afferma, mettendo
in luce gli effetti su giovani e adolescenti e sottolineando le responsabilità e il ruolo degli adulti. Si propone un confronto esperienziale, basato su un dialogo aperto, coinvolgendo tutte le parti interessate: dalle istituzioni scolastiche di ogni livello, alle forze dell’ordine, al settore sanitario, agli operatori della comunicazione. “Probabilmente finora si è evitato di affrontare il problema reale,” riflette Patrizia Gigante, Membro dell’Autorità Garante. “Gli smartphone e i dispositivi tecnologici colmano delle lacune. E’ fondamentale individuare le aree di mancanza e di scarsa consapevolezza da parte dei genitori. La scuola gioca un ruolo cruciale. Esistono già progetti meritevoli in corso e desideriamo inserirci in questo contesto già complesso, nel quale San Marino si distingue.”
Si profila un’opportunità per delineare gli obiettivi dell’Autorità Garante, affrontando problemi consolidati e nuove sfide: “Senza dubbio,” prosegue, “l’Intelligenza Artificiale rappresenta la prossima frontiera. Ci stiamo preparando, desideriamo ascoltare attentamente quest’anno. Piuttosto che impartire lezioni, miriamo a comprendere necessità e paure; e cerchiamo di trasformare San Marino in un laboratorio per lo sviluppo di soluzioni innovative.”
Vivi complimenti all’Autorità che ha saputo coinvolgere e mettere assieme un pubblico assolutamente variegato, uno spaccato del Paese, che ha potuto toccare con mano – finalmente? – con cosa hanno a che fare ogni giorni i nostri figli.
Gli stessi ragazzi sono usciti dal confronto arricchiti e più consapevoli. Se ognuno fa la propria parte, possiamo certamente convivere con la tecnologia, che deve essere al nostro servizio e non renderci schiavi. David Oddone, La Serenissima