Tra i motivi matrimonio, studio, politica, e sindacato.
Quanti sono i permessi retribuiti per i dipendenti della Pubblica amministrazione? E quanto ci costano? A chiederlo attraverso un’interpellanza qualche mese fa e? stata l’Unione per la Repubblica, intenzionata a fare luce “sulla forbice economico e normativa” tra settore pubblico e settore privato che “anziche? stringersi si sta sempre piu? ampliando”.
In questi giorni il segretario agli Interni Giancarlo Venturini ha depositato la risposta da cui, oltre che il dettaglio di tutti i permessi retribuiti previsti per legge, emerge come nel 2014 la somma di tutti i congedi concessi nella Pa allargata (vedi tabella) ammonti a ben 3,1 milioni di euro, pari al 2,13% del monte stipendi.
I casi
Venturini illustra quindi che “l’ar- ticolo 38 della legge 22 dicembre 1972 n. 41 cosI? come modificato dall’articolo 1 della legge 13 marzo 1991 n. 38” concede al dipendente Pa i seguenti permessi straordinari retribuiti:
“a) 15 giorni continuativi in caso di matrimonio”;
“b) fino a 5 giorni continuativi per grave lutto familiare nel caso di scomparsa di genitori, coniuge o convivente risultante dallo Stato di famiglia, figli e fratelli; fino ad un massimo di tre giorni per nipoti, suoceri, nonni, nuore, generi e cognati; 1 giorno nei casi di zii e cugini;
c) fino a 5 giorni, in un anno, aumentati a 6 giorni per i turnisti e coloro che osservano un orario di lavoro su sei giorni settimanali”, per non precisate “circostanze particolari”;
“d) fino a 20 giorni in un anno per sostenere esami o per motivi di studio relativi a regolari corsi di studio. In questo caso il permesso puo? essere concesso solo durante gli anni di durata legale del corso ed in modo proporzionale al piano d’esami e non puo? essere concesso agli studenti iscritti fuori corso fatto salvo il caso di esame di laurea [ .. .].”
Poi c’e? l’articolo 3 della legge 29/10/2003 n. 137 “in base al quale – scrive il segretario – ai fini dell’allattamento e? autorizzata l’assenza della dipendente per un massimo di due ore giornaliere continue o discontinue fino al compimento del primo anno di vita del bambino.”
Ci sono poi i “congedi straordinari per attivita? sportiva”, disciplinati dall’articolo 69 della legge 13/03/1997 n. 32, che da? la possibilita? di usufruire di tale congedo per un massimo di 5 giorni solari per partecipare a gare fuori territorio o per riunioni di carattere internazionale ed e? elevato a 15 giorni per la partecipazione ai Giochi Olimpici.
Come per i dipendenti privati ci sono poi i permessi per i donatori di sangue, ai quali e? concesso il giorno in cui vanno a donare, e quelli per chi assiste persone disabili. In questo caso si ha diritto di assentarsi dal lavoro “fino a quattro giorni al mese, non cumulabili nell’arco dell’anno, o l’equivalente in ore rapportate all’orario di lavoro settimanale, a titolo di permesso speciale retribuito.”
E ancora: i dipendenti pubblici appartenenti alla banda ed al corpo della milizia uniformata hanno il permesso retribuito “per lo svolgimento dei servizi militari previsti dallo Stato per il tempo strettamente necessario per l’espletamento delle loro funzioni”. Nel caso di servizi di sorveglianza notturna e? concesso loro l’esonero dal lavoro anche per il giorno successivo.”
Poi ci sono i permessi sindacali ed i permessi per motivi politico/ istituzionale.
I primi sono disciplinati dall’articolo 4 dell’allegato “H”della legge organica, cosi? come modificato dall’articolo 3 della legge 19 novem- bre 1975 n. 44 e successivamente dall’articolo 9 del decreto delegato 02/08/2012 il quale stabilisce che “i rappresentanti sindacali” ma anche i componenti dei direttivi delle Con- federazioni Sindacali o i componenti dei direttivi di categoria, “hanno diritto per l’espletamento del loro mandato a permessi retribuiti nella misura di 8 ore mensili […]. Le ore di permesso sono cumulabili nel corso dell’anno solare, in rapporto al numero di rappresentanti spettanti a ciascuna Organizzazione Sindacale, ed usufruiti indipendentemente dal limite fissato dalla legge.” Terminato il limite di 8 ore pagate al mese “ciascuna organizzazione sindacale puo? accedere ad un monte ore straordinario non superiore a 500 ore.”
I permessi retribuiti per motivi istituzionali sono infine concessi ai dipendenti pubblici per la durata della seduta del Consiglio Grande e Generale e delle Commissioni “oltre ad un’ora prima dell’inizio della seduta stessa.” Inoltre e? concesso loro anche un gettone di presenza, seppur decurtato. Un aspetto questo che e? ha suscitato negli anni aspre polemiche e accuse di ingiustizia da parte dei consiglieri dipendenti privati o liberi professionisti. La questione dovrebbe essere risolta con il nuovo regolamento consiglia- re che pero? giace inerme da mesi.
Quanto costano
Nell’ultima parte dell’interpellanza Venturini illustra a quanto ammonta il costo a carico dell’Amministrazione dei permessi retribuiti erogati nell’anno 2014 e la percentuale sul monte salari complessivo. Al primo posto in ordine di incidenza sul totale c’e? l’Aaslp con 412 mila euro, pari al 3,60% del totale, seguita dall’Aass con 269 mila euro pari al 3,30%, e dall’Iss con 252 mila euro pari al 2,17% del totale. In coda l’Autorita? per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima che non ha concesso permessi retribuiti e l’Istituto musicale che ha pagato lo 0,96% del totale.
Davide Giardi, La Tribuna