San Marino. Pidocchi alla Scuola elementare di Acquaviva

pidocchi-al-microscopio-e1411394675890I genitori di un alunno della Scuola elementare di Acquaviva “Faro bianco” hanno riscontrato nei giorni scorsi la presenza all’interno del cuoio capelluto del loro figlio di alcuni pidocchi.

La segnalazione alla scuola è arrivata ieri mattina e la coordinatrice del plesso scolastico in via della Margheritina, in sinergia con il direttore della Scuola elementare di San Marino Francesco Berardi, ha preso immediatamente provvedimenti, seguendo nei minimi termini quanto stabilito, tramite un opuscolo ben dettagliato, dal primario di Pediatria dell’ospedale di Stato di San Marino Nicola Romeo, proprio per controllare ed evitare che un singolo caso di pediculosi potesse scatenare una vera e propria epidemia di pidocchi.

Il direttore delle elementari del Titano ricorda inoltre che casi isolati di questo tipo avvengono più o meno ogni anno e che ormai non preoccupano più di tanto perché tutti i docenti e di conseguenza anche i genitori sanno ormai come intervenire: “La prassi di intervento è ormai consolidata, grazie all’importante lavoro di prevenzione eseguito in questi anni dal servizio pediatrico dell’ospedale di Stato”.

Berardi conferma che “negli anni scorsi sono avvenute delle vere e proprie epidemie di pediculosi in alcuni plessi scolastici, ma negli ultimi anni – sottolinea – la situazione è migliorata e quest’anno, a parte alcuni casi isolati, non è successo niente di preoccupante”.

Sull’opuscolo informativo redatto dal primario di Pediatria dell’ospedale sammarinese, presente in tutti i plessi scolastici e consegnato ogni anno a tutti i genitori, sono riportati alcuni importanti consigli per contrastare la proliferazione di pidocchi nelle scuole. “Si trovano – riporta l’opuscolo – principalmente nei bambini che frequentano la collettività, con maggior incidenza tra quelli di età compresa tra i 3 e gli 11 anni e la loro presenza non è indice di scarsa igiene. Si nutrono di sangue umano, non causano sempre prurito, sono resistenti allo shampoo comune, possono essere eliminati facilmente con l’uso di prodotti specifici per pidocchi, non trasmettono malattie e non vivono sugli animali domestici. Il pidocchio responsabile della pediculosi è il Pediculus humanus capitis piccolo parassita grigiastro, di forma ovoidale,appiattita, che misura da 2 a 4 mm. La femmina adulta vive 3 settimane e depone da 7 a 10 uova al giorno. Le sue uova si chiamano lendini, non salta e non vola, possiede 3 zampe, vive sul cuoio capelluto muovendosi velocemente. Lontano dal capo sopravvive poche ore (48-72) sia per la mancanza di nutrimento, sia per le sfavorevoli condizioni ambientali Le lendini si attaccano alla base del capello, soprattutto dietro le orecchie e sulla nuca, sono visibili ad occhio nudo.

Come si possono prendere i pidocchi? I pidocchi passano facilmente da una testa all’altra se c’è contatto tra i capelli, non sono facilmente trasmissibili attraverso contatti di oggetti personali come cappelli, pettini, spazzole e federe né attraverso il contatto del poggiatesta dei divani, o con le lenzuola, i tappeti, gli occhiali. Non vi è correlazione tra pulizia dell’ambiente e l’infestazione, quindi non è necessaria la disinfestazione dell’ambiente in caso di pediculosi.

Come fare per scoprire se si hanno i pidocchi o le lendini? Attraverso il controllo dei capelli, preferibilmente con un pettine a denti molto stretti e fini destinato a questo scopo. Almeno una volta a settimana. Tutti i giorni se c’è la presenza di pidocchi nella scuola o tra le persone vicine. Quando c’è prurito in testa. Questa sintomatologia, di natura allergica e correlata alle ripetute punture del parassita, è comunque tardiva (anche settimane). Metti la testa sotto una buona luce (una lente di ingrandimento può essere utile). Cerca pidocchi e lendini, specialmente dietro le orecchie e sulla nuca.

Per i capelli corti: è preferibile passare il pettine a denti fitti a partire dalla nuca verso la parte superiore della testa, grattando il cuoio capelluto e facendo scivolare il pettine dalla radice alla punta dei capelli, e ripetere lo stesso procedimento su tutta la testa.

Per i capelli lunghi: separare i capelli in ciocche e pettinare ogni ciocca, grattando il cuoio capelluto e facendo scivolare il pettine dalla radice fino alla punta dei capelli, ripetere lo stesso procedimento su tutti i capelli.

Ogni volta che fai passare il pettine attraverso i capelli controlla per vedere se ci sono pidocchi o lendini. Lavarsi le mani dopo ogni controllo. Se trovi pidocchi o lendini fare subito il trattamento specifico contro i pidocchi. Informare tempestivamente la scuola o l’asilo e le altre persone che sono state a stretto contatto con la persona infestata. Tenere il bambino a casa fino a quando non è stato fatto il primo trattamento. Controllare la testa di tutte le persone della famiglia. Fare il trattamento solo alle persone che hanno i pidocchi o lendini vive. Il trattamento è più efficace quando tutte le persone che hanno i pidocchi sono trattate contemporaneamente (lo stesso giorno).

Come trattare i pidocchi? Dopo un esame accurato della testa, se scoprite pidocchi o lendini dovete trattare il vostro bambino con i prodotti specifici contro i pidocchi.

Si possono prevenire i pidocchi? Non esiste alcun prodotto che abbia carattere preventivo. Il trattamento deve essere effettuato solo se si scoprono pidocchi o lendini, mai a scopo precauzionale; controllare accuratamente i capelli, almeno una volta la settimana, dopo il lavaggio e l’asciugatura. Nei periodi di maggior contagio può risultare utili tenere i capelli raccolti.

La collaborazione dei genitori è essenziale per la prevenzione e il controllo dei pidocchi”.

Francesco De Luigi