«Il processo “Conto Mazzini”? Era la foglia di fico dietro cui si è nascosta la politica». Non usa giri di parole Giovanni Lonfernini, commentando la sua assoluzione de iure e de facto.
«L’assoluzione, senza se e senza ma, chiude un periodo molto complesso della mia vita apertosi il 3 novembre 2014 con le mie dimissioni dal Consiglio Grande e Generale». Inizia così il suo discorso Giovanni Lonfernini durante la conferenza stampa tenuta ieri all’hotel Rossi, a pochi giorni dalla fine di un incubo. Soprattutto tiene a precisare di aver sempre creduto «nell’autorità giudiziaria». Niente da replicare invece sulle svariate letture della sentenza emerse, limitandosi a segnalare di non aver mai contestato il «provvedimento di confisca dei beni». (…) Corriere Romagna