Mi collego alla lettera scritta da Mimma Zavoli, la quale riporta sui racconti di Gianni Rodari, che sancisce dei principi per sviluppare ed educare i ragazzi.
Ricordo di aver scritto sull’argomento tempo fa, proprio su questo sito, alcune delle considerazioni riportate nell’articolo, in cui denunciavo le storture del libro scritto da Verter Casali sulla storia sammarinese.
Due mesi fa andai alla Segreteria di Stato alla Cultura con quel libro a mostrare le inesattezze con errori di nome e di appartenenza sbagliate: di mancanza di obiettività sulla storia anche dell’epoca fascista fuorviante della realtà, sostenendo apertamente la parte politica estremista di quei tempi, confermando la sua mancanza di scarsa conoscenza del ventennio, scritta senza documentarsi pienamente; si nota la contrarietà verso i Volontari che hanno combattuto e versato il loro sangue per gli ideali e i valori delle tradizioni sammarinesi ecc. L’autore poi, da un suo giudizio di parte.
A mio avviso il libro non può essere usato come testo perché non da la possibilità di giudicare in base agli eventi realmente accaduti, legalizzati da documentazioni come dovrebbe essere, e lasciare solo agli insegnanti il compito di spiegare e rispondere anche alle domande dei ragazzi, che giudicheranno poi tra il giusto e non giusto.
Infatti la Segreteria dovrebbe consegnare solamente gli scritti di testo tratti da documenti.
Sono anni che quel su citato libro è adottato per l’educazione sulla storia sammarinese, che ha creato disinformazione e con il disegno ben preciso per costruire una formazione di parte della società.
Spero che la Segreteria interessata ritiri quella stampa dalle aule scolastiche e nel frattempo utilizzi un testo scritto in base a documenti, nell’attesa che sia scritta la vera storia dal dopo 1906 al 1960.
PierGiovanni Volpinari