San Marino. Pietro e Gino per l’unificazione dei socialisti

Riceviamo e pubblichiamo

Lunedì sera, da sempre, io e Gino ci diamo appuntamento al bar per discutere di un po’ di tutto: di calcio, di donne facendo tanti pettegolezzi.
Avremmo dovuto parlare di Icardi, di Ronaldo, degli occhioni di Diletta Leotta e, invece, abbiamo discusso con troppa passione per le nostre coronarie di politica.
E, per una volta miracolosamente, io e Gino siamo andati d’accordo all’unisono.
Faccio una premessa.
Io sono sempre stato un socialista storico mentre Gino un PSU, sigle che oggi sembrano risalire ai tempi dei faraoni.
La premessa è d’obbligo perché ne abbiamo viste di ogni e, in particolar modo, di scissioni e lotte fratricide tra socialisti.
Ed oggi, ci pare di vedere, che il vizio della sinistra spezzatino stia riproponendosi nella peggior versione.
In quegli anni almeno, di leader veri, ce n’erano oggi – invece – vediamo in campo tanti figuranti.
Le scissioni, le ricomposizioni, i progetti unitari almeno, nascevano da contrasti personali ma anche con un progetto culturale a cui la base aderivano con passione.
Oggi assistiamo alla pura desolazione: tanti figuranti più o meno pittoreschi che si incontrano ed emettono comunicati.
Una desolazione che va a vantaggio non più – come si diceva una volta – della DC (ridotta al lumicino) ma al Governo e a RETE.
Tolta SSD che ormai ha assunto la conformazione di una succursale di AP il resto del mondo socialista è allo sbando.
Nell’ultima settimana sono sorti, nel giro di poche ore, addirittura tre coordinamenti.
Il primo, in ordine di tempo, tra PS e PSD.
Il secondo, battuto per pochi centesimi, tra MD e MIS (che io e GINO invitiamo a cambiare tempestivamente il nome perché troppo equivoco e perchè fa pensare ad un ventennio non certo socialista…ma un po’ di cultura e di storia per la miseria!).
Il terzo, ieri, tra Margiotta e Cecchetti.
Tre coordinamenti per fare che? Ci siamo chiesti io e Gino.
Per fare meglio opposizione? Vedendo quanto prodotto finora, e cioè poco, non crediamo possano esserci grandi miglioramenti.
Io e GINO pensiamo che i tre coordinamenti siano nati e studiati solo ed esclusivamente per farsi le scarpe gli uni con gli altri.
Piuttosto che pensare alla aggregazione di un’area che possa dare le carte alla pari con RETE o per controbilanciare il Governo i dirigentissimi dei tre coordinamenti preferiscono farsi fuori vicendevolmente.
Io e GINO ne abbiamo viste passare di classi dirigenti socialiste in questi decenni.
Anche quelle oggi più discusse avevano una capacità politica ineguagliabile rispetto a chi, all’opposizione di un governo morente e in rottura con l’intero Paese, riesce solo a proporre un coordinamento.
Con ironia, allora, GINO mi ha detto: “Facciamolo anche noi un coordinamento?”.
“Un coordinamento?” gli ho risposto.
Allora GINO mi ha spiegato la sua idea: “Si, coordiniamoci, prendendo insieme un abbonamento per DAZN così possiamo vedere sui nostri tablet al bar le partite di calcio e, soprattutto, ammirare la nostra Diletta Leotta nazionale. Queste sono le cose serie! Altro che le pataccate dei nuovi socialisti”
Come sempre GINO ha ragione.

Pietro e Gino