Nel XIV secolo, San Marino continua con molta abilità a percorrere la strada dei buoni rapporti con i potenti vicini, senza trascurare il lento processo di affrancamento dalla dipendenza giurisdizionale nei confronti del vescovo di Montefeltro.
I rischi di essere inglobati a tutti gli effetti nella signoria urbinate nel 1319 e in quella dei Malatesta nel 1323-1324 sono ormai caduti. I rapporti con gli Ordelaffi di Forlì e con i Malatesta di Cesena sono cordiali, mentre verso i conti del Montefeltro sono improntati alla deferenza.
Tutte le azioni di San Marino sono mirate a preservare spazi di autonomia.
Se nasce qualche contenzioso tipo il mancato pagamento delle collette da parte di sammarinesi che hanno proprietà nel Montefeltro, si risolve bonariamente.
Più difficili e tormentate sono le relazioni con i Malatesta di Rimini.
Emilio Della Balda
