San Marino. ”PILLOLE DI STORIA” di Emilio Della Balda – Puntata n.20 – Commercio pietroso e di legname

Per completare il quadro di quel periodo (fine 1500), si annota che prosegue il tradizionale commercio di materiale pietroso da parte degli scalpellini che sono “tenuti et obbligati ad acconciare le strade hora queste dove sonno passati e per l’avvenire mantenerle concie dove le guasteranno.”
Ma la principale risorsa è il legname, presente in tante selve del territorio, usato per l’edilizia, per usi domestici, per alimentare le fornaci di Serravalle lungo il corso dell’Ausa.
Tra i “fornaciari” più attivi a fine secolo si segnalano mastro Berto e il figlio Francesco. Molti però pensano sia più utile “vendere le legne fatte” ed acquistare generi panificabili piuttosto che “cociar la fornacia”.
Per le necessità del pubblico erario si vendono in Romagna grandi quantità di castagni, olmi e querce. Questo commercio è talmente importante che viene sottoposto a “espressa licentia del Consiglio dei Sessanta.”
Nel 1587, il Consiglio Generale lascia ai Capitani Reggenti ampie facoltà di concedere le licenze richieste da molti cittadini.
Emilio Della Balda