San Marino. ”PILLOLE DI STORIA” di Emilio Della Balda – Puntata n.4 – ”La presenza della Pieve è stata fondamentale”

La curiosità spinge la mia ricerca in tempi molto più lontani.
Alla fine del IX secolo, nelle zone di Casole, Trovellino, Fabbrica, Pedregnano, Erciano, Fiorentino e del fosso delle Seriole vengono coltivati terreni per circa quattro chilometri quadrati da parecchi lavoratori alle dipendenze del monastero situato sul Monte Titano e ciò determina un certo fervore.
Il 20 febbraio dell’anno 885, Delfo, vescovo di Rimini, si rivolge all’ordinario diocesano e al duca Orso, sostenendo che il monastero e per esso l’abate Stefano abbia usurpato i diritti sui terreni suddetti e sulla comunità che si stava organizzando.
Il 26 settembre 951, sessantasei anni dopo, i re Berengario II e Adalberto redigono l’atto che conferma il possesso e i diritti al monastero, in plebe Sancti Marini. La presenza della Pieve è stata fondamentale.