Nel 1842, Brizi attribuisce la responsabilità al governo che non indice un censimento, ma anche ai parroci che “tengono nascosti i quadri delle anime per non fare conoscere la rendita della sagramentale (decima), o perché sogliono regolarizzarli alla meglio.” Nel 1845,Zuccagni-Orlandini fa gli stessi rilievi critici e denuncia “che i parroci tengono avvolti nel mistero i registri dei nati e dei morti” per convenienza.
Nel 1854, i Capitani Reggenti Girolamo Gozi e Pietro Ugolini inviano una relazione all’Incaricato d’Affari presso la Santa Sede nella quale affermano di non poter fornire il numero esatto della popolazione, ma ritengono “non lontana dal vero la cifra di 7.800 abitanti”. Scrivono anche che i dati parrocchiali “sono tenuti con poca diligenza e non sono atti perciò a somministrare dati certi.”
Emilio Della Balda
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