Nel 1371, il cardinale Anglico di Grimoard, vicario generale in Romagna, fa predisporre la Descriptio Romandiole dalla quale risulta anche l’assetto territoriale-insediativo del castello di San Marino “che in forma anomala nel contesto dello Stato Pontificio gode di autonomia legislativa e giudiziaria, privilegio che gli abitanti ricambiano con il pagamento degli oneri fiscali al vicario del papa. “
La Descriptio censisce 240 focularia compresi i 15 della villa di Domagnano ed i 10 di Valle. Registra inoltre 20 fuochi a Fiorentino, 50 a Serravalle, 18 a Faetano, 29 a Montegiardino, i quattro castelli che nel 1463 il papa Pio II, a seguito dell’aiuto militare ricevuto nello scontro vittorioso contro Sigismondo Pandolfo Malatesta, signore di Rimini, assegnerà a San Marino.
Antonio Pini afferma che per foculare si intende fuoco demografico, cioè famiglia. Si ritiene pertanto che nel 1371 gli abitanti fossero 1605.
Emilio Della Balda
