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E’ l’amore per la propria terra, o meglio per la produzione del latte bovino sammarinese – ma pare che Pino Guidi non lo produca affatto perchè dovrebbe essere ”solo” un produttore di latte di capra – il motivo dell’incazzatura che porterà questa mattina alla protesta plateale sul Pianello dello stesso Guidi, assieme agli altri 2/3 produttori di latte sammarinese proprietari, anche loro, della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese che gestiscono la CENTRALE DEL LATTE DI SAN MARINO ?
Vorrebbero addirittura, nella piena enfasi della protesta, portare il loro bestiame sul Pianello con tanto di liquame accessoriato in totale spregio delle istituzioni e dei luoghi più cari ed emblematici per i sammarinesi. Vorrebbero letteralmente degradare e ”smerdare” le istituzioni ed i luoghi istituzionali pensando che facendo una cosa simile o proponendolo sui media il governo possa scendere a patti con loro?
Il motivo della pseudo protesta potrebbe essere molto più concreto e sinceramente più terra terra rispetto all’amore per il paese e alla tutela dei prodotti sammarinesi e della proprietà sammarinese della Cooperativa, come è stato scritto ieri dai media.
Potrebbe trattarsi di soldi, ovvero di quei 2,2 milioni di euro che non sono entrati fino ad ora nelle tasche di Pino Guidi e dei soci della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese che deriverebbero dalla cessione totale (così c’è scritto nel piano industriale) della proprietà della Cooperativa che gestisce la Centrale del Latte.
Soldi che non vedrebbero più qualora salti definitivamente l’accordo con i russi, pardon con la Fabbrica Sammarinese dei Salumi di proprietà quasi interamente russa ad eccezion fatta per il sammarinese Andrej Ceccoli che detiene il 3% e ne è l’amministratore.
Accordo che francamente pare essere già saltato per il veto del governo.
Ed è forse per questo che probabilmente sono così arrabbiati, così tanto da organizzare la singolare protesta. A Guidi e soci potrebbero rimanere solo quei debiti della gestione, che dovrebbero probabilmente ripianare personalmente, e che i russi si erano impegnati a saldare nell’accordo tra i due soggetti giuridici così come a chiudere tutti i prestiti in essere coprendoli con il loro denaro.
Come si può leggere nella nostra inchiesta CASO GESTIONE CENTRALE DEL LATTE IN VENDITA AI RUSSI basata tutta su documenti, l’affare sarebbe sfumato perchè il governo, capita l’antifona e visti i dubbiosi risultati della gestione – peraltro oggetto di controlli ordinati dallo stesso Congresso di Stato -, avrebbe puntato i piedi ed avrebbe detto di no all’affare … (che magari è solo per Guidi & soci e per pochi altri) ed avrebbe addirittura indetto un altro bando per conferire la gestione della Centrale del Latte ad altro soggetto.
Che facciano pure la protesta … ad personam. Complimenti!
Marco Severini – direttore GiornaleSM