Portare la voce delle piccole e medie imprese nel cuore dei negoziati sul clima globale, chiedendo un ruolo da protagoniste nella transizione ecologica. Con questo obiettivo si è conclusa ieri la partecipazione di Wusme, l’Unione Mondiale delle Piccole e Medie Imprese presieduta dalla sammarinese Barbara Terenzi, alla Cop30. Dalla gestione dei mercati del carbonio alle sfide energetiche, l’organizzazione ha promosso una serie di incontri e un evento ufficiale per ribadire la necessità di un approccio più inclusivo.
A renderlo noto è la stessa Wusme in un comunicato diffuso oggi, al termine di una settimana intensa. Momento chiave della missione è stato il side event ufficiale co-organizzato martedì 18 novembre, dedicato al futuro dei mercati del carbonio e all’integrazione strategica delle Pmi. L’incontro, realizzato in collaborazione con partner internazionali di prestigio come EUI, Tsinghua University, SILA e BVEK, ha visto un’elevata partecipazione sia in presenza che online. Durante il suo intervento, la presidente Barbara Terenzi ha evidenziato gli “ostacoli e le opportunità” che le piccole imprese affrontano nel percorso verso la sostenibilità.
L’agenda alla Cop30 è stata anche l’occasione per rafforzare il dialogo istituzionale. La delegazione di Wusme ha visitato diversi padiglioni nazionali, tra cui quello dell’Italia, dove ha avuto un confronto con il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e ha seguito eventi di organizzazioni come la Fao.
Di particolare rilievo, inoltre, è stato l’incontro avvenuto mercoledì con SEBRAE, l’ente brasiliano per il supporto alle Pmi, con cui Wusme ha già avviato contatti tramite il responsabile affari internazionali Vinicius Lages. L’incontro si è tenuto in una giornata simbolica, il 19 novembre, “Giornata nazionale dell’imprenditoria femminile” in Brasile, e ha visto la partecipazione della Ministra delle Donne brasiliana, Márcia Lopes. In tale contesto, è stato riconosciuto il ruolo sempre più centrale delle donne nell’innovazione agroambientale e nello sviluppo sostenibile della regione amazzonica.
La missione alla Cop30 si conclude quindi con un bilancio positivo, rafforzando il ruolo di Wusme come ponte tra le istituzioni globali e il mondo produttivo. L’impegno, come ribadito dall’organizzazione, prosegue per garantire che le Pmi e le donne imprenditrici non siano semplici spettatrici, ma protagoniste attive di una transizione ecologica che sia davvero equa, inclusiva e sostenibile.













