San Marino, “Podeschi bis”: vicenda chiusa senza condanne per tutti gli imputati dopo lunga indagine condotta dall’ex commissario Buriani

Si è concluso oggi con la dichiarazione di prescrizione il processo “Podeschi bis”, nato da una controversa indagine coordinata dall’ex commissario Alberto Buriani. L’udienza, brevissima, ha visto il giudice Saldarelli accogliere la richiesta della Procura del Fisco, non delle difese ma dell’accusa quindi, e dichiarare la cessazione del procedimento per tutti gli imputati.

L’inchiesta, che faceva parte del più ampio filone “Mazzini”, appariva fin da subito lacunosa e riguardava presunte tangenti per l’assegnazione di incarichi diplomatici e comprendeva come indagati l’ex Segretario di Stato Claudio Podeschi, la sua compagna Biljana Baruca – la cui posizione era stata sospesa per motivi di salute – e la società RP srl. Già in precedenza, la posizione dell’ex ambasciatore di San Marino in Montenegro Paul Phua, noto anche come pokerista malese, era stata dichiarata prescritta.

Va ricordato che lo stesso Alberto Buriani, dalla cui indagine è scaturito il procedimento penale in questione, è attualmente rinviato a giudizio con l’accusa di associazione a delinquere, insieme a Daniele Guidi, Marino Grandoni e Francesco Confuorti. Secondo l’accusa, Buriani – già condannato in primo grado per abuso di autorità, sarebbe stato un presunto “sodale” e il “braccio armato” dell’organizzazione criminale, che avrebbe manipolato azioni giudiziarie in base alle esigenze della cricca, secondo le accuse del Commissario della Legge Elisa Beccari.

Il processo “Podeschi bis” si conclude quindi senza ulteriori sviluppi, dopo un iter giudiziario caratterizzato da lunghe e complesse fasi procedurali.