San Marino. Polemiche sui costi di Timeline: intervista a Philippe Macina (articolo completo)

Dopo le polemiche sui costi di Timeline abbiamo deciso di intervistare l’ideatore e regista Philippe Macina che dà i numeri dell’evento ponendo l’accento non soltanto sul suo ‘magro’ compenso ma sui risultati di visibilità portati a casa per sé e per il Paese a dispetto di una perdita importante per la sua Cinephil.

Le istituzioni sono come il corpo umano: per animarle, serve uno spirito che ci soffia dentro. E’ quel che ha fatto Philippe Macina con l’evento proposto dalla sua Cinephil e accolto dalla segreteria del turismo che ha proposto una rievocazione senza precedenti a San Marino, rinnovando una sequenza impressionante di valori dove memoria e futuro stanno insieme e aiutano a cogliere il senso profondo di un Paese che ha nella storia dei suoi territori e dei suoi luoghi culturali le radici essenziali di una comunità che è un unicum nel mondo. Ne abbiamo parlato direttamente con Philippe Macina che di Timeline è stato l’ideatore e il regista.

Qual è il grado di soddisfazione rispetto a un evento che tutti hanno definito un autentico successo?

“Devo dirle che il grado di soddisfazione è molto alto perché per quanto denso sia il peso specifico di una manifestazione, si corre sempre il rischio che per qualche motivo non vada per il verso giusto. E invece tutto è andato bene, ho ricevuto moltissime lettere di persone che si sono dette ammirate da una rievocazione che hanno definito imponente, penso in particolare al commento delle sorelle Marinetti. E alla eco che l’evento sta avendo in altri Paesi dove se ne sta parlando tanto. Qui a San Marino invece questa è la prima volta che mi viene fatta un’intervista, nessuno mi ha mai chiamato prima”.

E’ amareggiato per le polemiche relative ai costi sull’evento?

“Amareggiato non direi, fa bene chi di dovere, a interrogarsi sui contributi pubblici, anche se evidentemente non sono io ma è la segreteria al turismo che dovrà rispondere”.

Si è parlato di un compenso di 180mila euro per la sua Cinephil.

“Se vogliamo parlare di compenso in senso stretto, le dico che io avevo previsto per me 10mila euro cui però avendo chiuso in perdita il bilancio della manifestazione ho dovuto rinunciare. Per farle capire le dico che il progetto è stato presentato con un costo di 340mila euro. Sono stati spesi 330mila euro e lo Stato ha contribuito con 180mila euro in contanti mettendo inoltre a disposizione vari servizi come il parcheggio, la pubblicità e altro. Il resto della copertura sarebbe dovuto arrivare dai biglietti venduti ma abbiamo avuto solo 9500 euro a fronte di 30mila presenze. E’ stata dunque totalizzata una perdita importante dovuta al fatto che le persone sono entrate prima dell’apertura delle casse prevista per le 16. Se ci sarà una prossima volta come io mi auguro faremo diversamente”.

Conta che ci sia una prossima volta?

“Non ho ricevuto alcuna rassicurazione ma è ovvio che la prima edizione è stata un investimento che sarebbe bello poter mettere a frutto nei prossimi anni: una cosa che comunque spetta alla segreteria del turismo decidere. Questa edizione si è svolta al minimo delle sue potenzialità per motivi legati ai costi e conto in futuro di portarla al massimo livello. Ringrazio ovviamente la Segreteria al turismo per il supporto ricevuto”.

E’ ottimista nonostante il suo progetto del Natale delle Meraviglie cui lei partecipava con altre realtà sammarinesi non sia stato accolto?

“Certo, sono soddisfatto del lavoro che si è potuto fare e nonostante sia convinto che la nostra proposta tutta sammarinese per il Natale delle Meraviglie avrebbe potuto essere quella vincente non entro nel merito di decisioni che non spetta a me prendere. Resta tutto il bello di un evento che ha visto una grandissima collaborazione con tutte le associazioni, il centro storico, i negozianti che tutti assieme hanno dato una grossa mano alla buona riuscita della manifestazione”.

Olga Mattioli, La RepubblicaSM