Una pattuglia della polizia municipale di Guastalla è stata fermata dalla Polizia civile nella Repubblica di San Marino. Lo sconfinamento è avvenuto nella mattina del 14 aprile scorso nelle vicinanze del centro commerciale Atlante.
Questo episodio è la goccia che ha scatenato una polemica politica all’interno del Titano tant’è che Ivan Foschi, consigliere di Sinistra unita, ha depositato un’interpellanza pechè vuole vederci chiaro. Foschi afferma che non solo “periodicamente si torna a parlare della sorveglianza dei confini specialmente nelle ore notturne” ma che si registrino anche “accessi abusivi da parte di soggetti non autorizzati come ad esempio automezzi di personale militare o appartenente a forze di polizia straniere”.
Per questo Su chiede se il governo “intenda prendere provvedimenti, ovvero manifestare in maniera decisa la propria protesta, prevedendo non solo le consuete note formali ma anche altre iniziative” oltre a “conoscere quali sono le procedure previste in caso di sconfinamento da parte di automezzi non autorizzati e quanti episodi si siano verificati fino ad oggi”.
Il comandante della municipale di Guastalla, Marco Gatti, spiega i motivi della presenza della vettura poi cacciata dal Titano: “È stata usata da un nostro agente, regolarmente autorizzato alla trasferta, per incontrare i rappresentanti di una azienda di sistemi di vigilanza e di programmi per la videosorveglianza, in vista di un potenziamento dei controlli elettronici sul territorio di Guastalla. L’incontro tra il nostro agente e il rappresentante della ditta si pensava dovesse avvenire in territorio italiano, ancora nel comune di Rimini. Quando però si è ritrovato nei pressi del luogo dell’appuntamento, si è capito che si trattava della sede di San Marino di quella società. Il nostro agente non ha pensato a una necessità urgente della comunicazione alla Polizia civile. E neppure si sapeva che in questo periodo, a causa precedenti poco felici indipendenti da noi, su questi banali ‘sconfinamenti’ c’è un controllo rigido in quello Stato. Non ha trovato sul luogo dell’appuntamento il rappresentante dell’azienda, che sarebbe arrivato di lì a poco, e ne ha approfittato per una semplice colazione al bar di quel centro commerciale. L’agente, una volta identificato, è stato invitato dopo un’amichevole conversazione coi colleghi a portare l’auto di servizio fuori da San Marino, potendovi rientrare solo dopo l’invio della comunicazione ufficiale”. San Marino Oggi