San Marino. Polizze vita, la norma c’è ma faccio come mi pare. Grazie ad un’interpretazione 46 intermediari costretti a fare la fame. sindrome d’onnipotenza, voglia di protagonismo o semplice incapacità da parte di Banca Centrale?

San Marino nebbia crepuscolo albaNei giorni 19 e 20 di Novembre si è svolto nei saloni dal Palace il Congresso Nazionale dello SNA, il sindacato italiano cui aderisce la stragrande maggioranza degli Agenti di Assicurazione operanti in Italia.Ci siamo interessati all’evento, cogliendo l’occasione per parlare con professionisti del settore e sentire la loro opinione sull’ultima uscita di Banca Centrale sui rapporti fra le Agenzie di Assicurazioni Sammarinesi e la Clientela italiana. Ne ha dato recentemente notizia “l’Informazione”  titolando “Errate Rassicurazioni alle Assicurazioni da BCSM”.   Il titolo ed il contenuto ci hanno incuriosito ed abbiamo voluto affrontare il problema. Dal sito di Banca Centrale, abbiamo scoperto che a San Marino, nei rami danni e vita operano ben 46 Compagnie di Assicurazioni straniere autorizzate da BCSM (alcune autorizzate ai tempi dello scudo) Queste compagnie sono rappresentate da 34 Intermediari di Assicurazione e Riassicurazione (sic) sammarinesi.

Insomma ci sono 34 agenti che raccolgono affari sul territorio della Repubblica oltre ad 11 Banche e finanziarie. Banca Centrale aveva dato in Aprile 2014 risposta chiara ed inequivocabile, affermando che un non residente può stipulare polizze presso un intermediario assicurativo. In poche parole, un signore di Rimini che per rapporti d’amicizia o di simpatia, vuole assicurarsi con un Agente del Titano, rappresentante di una Compagnia Assicuratrice estera, lo poteva fare tranquillamente.

Ma in Banca Centrale tutto cambia e tutto muta, per cui, il parere del 2014 viene cancellato dal sito e “mutatis mutandis” la nuova “corrente di Banca Centrale” ha interpretato diversamente la vicenda. Capiamo che partiti Giannini e Clarizia, dopo le dimissioni di Jelpo ed il trasferimento di Vivoli ad altro incarico, per le note vicende giudiziarie, la Vigilanza assicurativa e bancaria sia finita in mano alle seconde linee di Via del Voltone.

Sembra quindi che la nuova interpretazione sia quella che gli intermediari assicurativi iscritti in BCSM, possono fare polizze solo ai residenti.

Non sappiamo se sia sindrome d’onnipotenza, voglia di protagonismo o semplice incapacità, ma questa vicenda meriterebbe un ragionamento semplice: se è così significa che 45 intermediari debbono dividersi le polizze di 30.000 residenti.

Insomma la fame per questi operatori del settore, che pagano le tasse e gli oneri di vigilanza a Banca Centrale. Le Assicurazioni straniere invece non pagano nulla, anche se si è introdotta una tassa del 4% a loro carico sui premi incassati. Ipocrisia della politica che ha voluto far vedere ai Sammarinesi che questa tassa è a carico degli Assicuratori i quali ovviamente hanno inglobato la percentuale nel premio.

Chi paga è sempre Pantalone. Gli intermediari aspettano di leggere l’interpretazione autentica e chiara di Banca Centrale, che non può continuare ad interpretare le norme a seconda di chi la governa od a seconda di come si svegliano alla mattina. 

Se non volessero farlo, Vi diciamo già che il nostro giornale ha svolto un’ inchiesta molto documentata, anche presso il Vigilatore Italiano.

Tempi duri per un Paese quelli in cui le risposte le debbono dare i giornalisti.

Raimondo Baldoni, La Voce