E’ nato sotto il segno di una cattiva stella il Polo del Lusso il cui cantiere sta accumulando ritardi su ritardi che per il segretario Guidi sarebbero da attribuire a ‘cause di forza maggiore’. Questa la ragione per cui in aula consiliare è approdato il decreto con una nuova richiesta di proroga, se la fase uno verrà consegnata alla fine del dicembre 2020, la fase due arriverà soltanto nel dicembre 2022. Ciò se nel frattempo – c’è da augurarselo – non interverranno altre cause di forza maggiore. Limitiamoci per il momento a dar conto di quanto già accaduto, come è stato riferito dal segretario Guidi. Prima di tutto a rallentare i lavori sarebbe stato il referendum, poi la scoperta della presenza di tiranti che insistevano sotto al terreno del cantiere lo ha fermato per alcuni mesi, infine il blocco dei pagamenti ha determinato la sospensione dei lavori. Lavori che a dire del segretario Guidi dovrebbero riprendere nel giro di pochi giorni. A fare le pulci alla relazione del segretario Guidi sono stati alcuni consiglieri di opposizione tra i quali il consigliere di Rete Grazia Zafferani che non ha lasciato passare il fatto che il blocco dei pagamenti venga definito causa di forza maggiore: “come mai un investitore è stato indirizzato verso una banca che era da tempo sotto i riflettori e della quale tutti conoscevano la situazione”? A rincarare la dose ci ha pensato il suo collega di partito Roberto Ciavatta: “Soprassediamo sulla richiesta della proroga ma non sul fatto che ci sono dei tiranti in un parco. Il problema non è il rallentamento. Chi ha messo quei tiranti? Girano voci che li hanno messi i proprietari della banca. E’ stata fatta una denuncia per scoprire chi ha messo dei tiranti illecitamente, se nemmeno si sapeva che ci fossero? Questo è un elemento di cui realmente preoccuparsi. Se Grandoni ha costruito dei tiranti lì, li ha fatti di notte mentre nessuno vedeva? Perché ha dovuto fare dei tiranti”? Per il consigliere della Dc Marco Gatti è fondamentale che ora si faccia luce sul perché tali tiranti siano stati messi e se chi lo ha fatto senza autorizzazione sia stato richiamato alle proprie responsabilità. “O facciamo ancora finta di nulla”? Sulla questione dei tiranti è intervenuto anche il consigliere della Dc Stefano Canti che ha evidenziato come essi siano stati progettati dall’ex proprietario di un immobile (ex factory outlet) confinante con il cantiere e come questi tiranti siano stati costruiti all’interno del terreno oggetto del costruendo Polo della Moda. “Avendo questo progettista anche collaborato con i promotori del Polo della Moda ne era sicuramente al corrente. Avrebbe cioè dovuto sapere che sotto al terreno insistevano i tiranti. Lo stesso tecnico doveva essere al corrente”. Il consigliere Canti ha poi voluto portare in evidenza un altro tema e cioè che i promotori del Polo del Lusso avrebbero dato piena attuazione agli impegni presi con lo Stato mediante la costruzione di un parcheggio pubblico e delle opere di urbanizzazione. Sarebbe invece lo Stato ad essere inadempiente perché non avrebbe proceduto alla bonifica dell’area, allo spostamento di un magazzino né soprattutto avrebbe dato corso alla richiesta di realizzare una bretella per la velocizzazione del traffico. “Ci raccontano le favole che all’interno del decreto sblocca cantieri italiano ci sono milioni di euro mentre per la superstrada di San Marino non c’è nulla. Se è Michelotti che tiene i contatti con Anas per seguire questo tema, mi preoccupo, magari lavora tanto ma non produce nulla”. Il timore è che essendo il fattore tempo un elemento valutato come strategico per la realizzazione del Polo del Lusso, possano esserci penali al contrario che ripercuotendosi sullo Stato potrebbero ricadere dritte sulla testa dei cittadini.
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