Difficile fare un po’ di conti su questa speculazione immobiliare che è il POLO DEL LUSSO. Difficile perché ancora non si hanno dati certi, ne li ha forniti il Dicastero del Territorio, ed il conto che qui di seguito faremo sarà solo una proiezione di quello che potrebbe essere.
Ipotizzando che i metri quadrati fabbricati a Rovereta siano 25.000 e che si venda il finito commerciale ad un costo medio di 5.000 euro al mq (finiture di lusso perché è un centro del lusso) vuol dire che la speculazione avrà un’incasso di circa 125 milioni di euro.
Detratti gli 8 milioni (50.000 mqx160 euro al mq) di acquisto del terreno ex parco ora reso edificabile è di circa 25.000 milioni (1.000 euro al mq) di costo di realizzazione, la plusvalenza per gli investitori (purché vendano tutto il costruito) sarà di 125-25-8=92 milioni di euro.
La plusvalenza che viene tassata al 17% (8% se persona fisica) sarà di oltre 15 milioni di euro. Se verrà a loro praticata la defiscalizzazione delle plusvalenze immobiliari lo stato ci rimetterà circa 15 milioni di euro+5/6 del collegamento con la superstrada (Bretella) e trasferimento della Centrale elettrica e 5/6 milioni di euro per le varie agevolazioni per un totale di circa 25 milioni di euro.
Ma abbiamo davvero bisogno di altro cemento? Eppoi perché lo stato ci deve sempre rimettere? Perché non riqualificare, come da progetto OSLA, l’area industriale di Rovereta? Invece imbattersi in opere così faraoniche che potrebbero diventare, probabilmente, delle vere e proprie cattedrali nel deserto! L’esempio dei vari Outlet fa molto pensare.
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