San Marino. Polo museale, tutto fermo: mancano gli investitori. Il segretario Mularoni: “I tempi di realizzazione non sono ancora noti”

tadao-ando_659x4601Il progetto per realizzare il Polo museale nella Repubblica di San Marino c’e? ma e? ancora tutto bloccato a causa della mancanza di investitori.

Lo si evince dalla risposta del segretario di Stato al Territorio, Antonella Mularoni, all’interpellanza presentata dal movimento Rete per chiedere informazioni sui tempi di realizzazione del progetto dell’architetto giapponese Tadao Ando che, ricollegando il Museo di Stato, le Cisterne del Pianello, il Giardino dei Liburni, la sede della Cassa di Risparmio e le Logge dei Volontari, ha l’ambizione di divenire un centro di richiamo per l’esposizione di opere d’arte e per l’allestimento di mostre temporanee grazie anche all’ingresso nella rete delle principali collezioni d’arte internazionali.

“Lo scorso 7 settembre e? stato conferito all’architetto Tadao Ando un incarico per la progettazione preliminare del Polo museale negli spazi attualmente occupati da Giardino dei Liburni, Cassa di Risparmio e Cisterne del Pianello – dichiara la Mularoni -. Incarico che e? diviso in tre fasi: progettazione concettuale e di progettazioni architettonica preliminare; progetto preliminare funzionale; stima dei costi di investimento, stima dei costi di esercizio e sviluppo di un’ipotesi di piano di utilizzo e di gestione del Polo museale, condivisa con il ‘committente’”.

Allo stato attuale “non e? ancora terminata la prima fase”: Ando ha infatti “consegnato degli elaborati e aspetta un feedback per apportare eventuali modifiche al progetto di prima di procedere con le fasi successive”.

All’espletamento dell’incarico “si avra? un progetto preliminare, non un progetto definitivo da presentare per la richiesta di concessione edilizia, pertanto i pareri previsti dalla legge, compresi quelli della giunta di Castello di Citta? e della Commissione per la Conservazione dei Monumenti, saranno richiesti nello step successivo, cosi? come ampio spazio sara? dedicato alla presentazione del progetto alla cittadinanza”.

La soluzione progettuale presentata prevede che il Giardino dei Liburni sia in parte di pertinenza del museo, quindi a pagamento, e in parte pubblico, consentendo di raggiungere la scala che collega con via Eugippo.

I tempi di realizzazione “non sono noti in quanto, come il governo ha dichiarato in varie sedi, prima di tutte il Consiglio Grande e Generale, per la realizzazione dell’opera occorre una forte sinergia con gli investitori privati”. Prima della realizzazione occorre inoltre “redigere il progetto definitivo e il progetto esecutivo”. Questi due progetti “saranno redatti quando saranno stati reperiti i fondi per la realizzazione dell’opera”, magari attraverso un bando internazionale.

La societa? Antao Progetti Spa ha in questa fase il ruolo di “consulente tecnico dell’architetto Tadao Ando” in quanto i referenti italiani dell’architetto Ando “si sono appoggiati a suo tempo a tale studio sammarinese”. Il compenso previsto per la societa? ammonta a un totale di 25mila euro a fronte di un ammontare totale per le competenze di 260mila euro. “Il futuro e? ancora pieno di incognite e dunque si vedra? come meglio procedere – conclude il segretario al Territorio -, quando si manifesteranno gli investitori, anche per il conferimento di eventuali incarichi su San Marino”.

Quanto ha dichiarato la Mularoni ha trovato conferma nelle affermazioni del segretario di Stato alla Cultura, Giuseppe Maria Morganti: “Diciamo che e? stato finanziato il progetto ma manca il finanziamento della struttura che e? quello piu? importante quindi chiaramente i tempi si dilatano un pochettino rispetto a questa necessita? oggettiva. Per quanto riguarda la costruzione del Polo museale e le attivita? interne, ritengo che gli investimenti legati all’immobile debbano essere non dico uguali ma molto vicini a quelli legati alla sua gestione interna perche? oggettivamente gestire una struttura di queste potenzialita? e di queste metrature significa avere tutta una serie di proposte culturale e artistiche, magari anche legate al mondo della tradizione, che richiedono risorse importanti per essere sviluppate. Ovvia- mente questo fornira? e diventera? un fortissimo attrattore a livello turistico e culturale per l’intero Paese”.

La Serenissima

 

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