San Marino. ”Poveri ragazzi”

Dopo l’articolo di qualche tempo fa del Fatto Quotidiano che tirava in ballo pure la magistratura sammarinese, tocca ora al Corsera occuparsi delle faccende “locali”, che tanto locali poi non sono alla luce della presenza di personaggi italiani e non solo.

A seguito della pubblicazione dell’indagine sul “caso titoli”, il principale quotidiano italiano punta i fari sull’Antica Repubblica con un articolo che rappresenta l’ennesima mazzata per la nostra credibilità alla vigilia dello sciopero generale di domani.

Sull’articolo a firma di Mario Gerevini c’è ben poco da aggiungere, sarebbe come sparare sulla croce rossa. D’altra parte bastava guardare le carte del giudice Morsiani per avere la bava alla bocca per via di quello che volevano fare certi personaggi al Paese.

E la cosa più triste è che invece di prendere le distanze, dare piena solidarietà al magistrato che indaga, si tenta ancora di raccontarla! Eppure lo stesso collega del noto quotidiano italiano in un passaggio prova quasi tenerezza per l’attuale governo. Li apostrofa “ragazzi”, con fare quasi paterno.

E il punto sta proprio qui: gli attuali segretari sono stati solo “leggeri” o hanno delle responsabilità? Nella vita, come in amore o nello sport e naturalmente in politica contano solo i fatti. Se non c’è connivenza o malafede dalla maggioranza questi hanno il dovere di annullare tutti gli atti di Banca Centrale a cominciare dal commissariamento e dalla liquidazione di Asset Banca che ha contaminato il sistema fino a portarlo all’attuale emorragia con gli ultimi dati di Banca Centrale che – guarda caso – nessuno si sogna di commentare o analizzare e che parlano di una Repubblica in ginocchio. Un Paese dove qualsiasi pirata della finanza o cavaliere bianco può venire e prendersi tutto con un tozzo di pane.

Se il disegno come pare era questo, complimenti a chi lo ha architettato perché ha raggiunto l’obiettivo. Forse.

La RepubblicaSM