Riceviamo e pubblichiamo
Caro Direttore,
è di questi giorni l’entusiasta presa di posizione del Gruppo donne di Repubblica Futura in materia di aborto a seguito dell’ufficializzazione di un referendum promosso dall’Unione Donne Sammarinesi.
Posizione rispettabile, legittima e incontestabile.
Non è una novità però che, all’interno di Repubblica Futura, vi siano state e vi siano tuttora culture politiche storicamente ancorate, ad esempio, all’esperienza del cattolicesimo democratico.
Non a caso sono molti i dirigenti che meritoriamente hanno prestato il loro impegno nel mondo del volontariato cattolico in tutte le sue varie forme di espressione.
Questa posizione si pone certamente come un elemento di novità e, in tal senso, va registrata.
Così come si stanno prefigurando ulteriori novità sul versante politico.
Tra l’imminente nascita di Area Democratica con le sue ripercussioni su LIBERA e l’avvio di una stagione referendaria su temi etici delicati (aborto e cannabis) ed economici (prestito ponte Cargill).
Prepariamo i pop corn, mettiamoci comodi, ne vedremo delle belle.
Un lettore.