La parola d’ordine dovra? essere “indipendenza”.
A breve in Repubblica verra? nominato il nuovo Presidente di Banca Centrale e c’e? molta attesa. Si tratta indubbiamente di un incarico chiave specie in questo momento con la Repubblica alle prese con la Voluntary disclosure ma anche con i temi dello sviluppo dell’intero comparto.
Leggasi memorandum d’intesa con Bankitalia e la possibilita? per i nostri istituti di poter operare fuori dai confini. Come noto il Congresso di Stato sta approntando il “bando per la selezione internazionale” del presidente di Banca Centrale, una sorta di avviso pubblico, che portera? poi ad effettuare una scelta sulla base dei curricula e delle caratteristiche richieste dall’ordine del giorno approvato lo scorso 26 giugno, oltre a quelle previste dalle leggi in materia. La novita? e? che gia? circolerebbe la delibera del Congresso di Stato con le “caratteristiche” del futuro inquilino di Via del Voltone.
Situazione questa confermata da qualche congressista, che tuttavia preferisce non apparire dando cosi? la misura della delicatezza del momento. Ed e? proprio su tale delibera che si dibattera? nei prossimi giorni per fare in modo che il procedimento di selezione resti per quanto possibile impermeabile ai nominativi caldeggiati dall’una o dall’altra parte politica e non solo. Di nomi nelle scorse settimane ne sono circolati. E oggi con la novita? della delibera, parrebbe che un nome nella testa dell’esecutivo – o in parte di esso – vi sia gia?.
Egli dovra? avere una professionalita? tale da lasciare in ombra le correnti e le etichette e proiettare la Re- pubblica, grazie ai suoi rapporti, alle sue capacita? specifiche, nel contesto internazionale. Proprio l’indipendenza intellettuale e morale del nuovo Presidente, la sua razionalita? economica, garantiranno al sistema una sicura ripartenza.
David Oddone