San Marino. Presidente CEDU, Dean Spielmann sul Titano.

Il Presidente della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), Dean Spielmann, è giunto a San Marino per effettuare una visita ufficiale alla Repubblica e alle sue Istituzioni.

 

Accompagnato dal vice cancelliere della CEDU, Maria Tsirli, e dal giudice nazionale sammarinese presso la Corte, Kristina Pardalos, l’Ospite è stato accolto dal Segretario di Stato Valentini a Palazzo Begni, dove si è poi intrattenuto a colloquio con una delegazione di Governo composta, oltre che dallo stesso Valentini, anche dai Segretari di Stato agli Affari Interni e alla Giustizia, Gian Carlo Venturini, e alle Finanze, Claudio Felici, dall’Ambasciatore sammarinese presso il Consiglio d’Europa, Barbara Para, e da alcuni funzionari del Dipartimento Affari Esteri.

 

Valentini, anche a nome dei colleghi di Governo, ha manifestato il costante sostegno di San Marino all’attività della Corte, soprattutto nella sua opera di riforma, della quale il Presidente Spielmann, fin dal suo insediamento al vertice, nel novembre 2012, si è fatto portavoce e convinto fautore. In questa direzione, ha evidenziato Valentini, proprio a dimostrazione della sensibilità nei confronti di un percorso condiviso, il Paese ha cercato di accelerare gli iter normativi interni e quindi il cambiamento della sua giurisdizione in applicazione delle sentenze emesse dalla Corte, per rispondere così, in maniera fattiva, a quanto richiesto in ambito sovranazionale.

 

Nello spendere parole di elogio per la vicinanza a questo percorso di riforma e al contributo qualificato che il Paese è in grado di offrire – anche per mezzo dei giudici che negli anni si sono succeduti alla Corte – il Presidente ha altresì incoraggiato le Istituzioni a ratificare il Protocollo n. 16. San Marino, ha ricordato Spielmann, è stato il primo Paese a ratificare il Protocollo n. 15, rendendo così omaggio alla sua tradizione di democrazia e all’affermazione della certezza del diritto a livello europeo. “Sarebbe un gesto simbolico importante”, ha continuato, “che vedrebbe San Marino al primo posto anche in questa ulteriore ratifica”. Il Protocollo n. 16 è stato ribattezzato dallo stesso Spielmann “protocollo del dialogo”, in quanto, fra gli altri aspetti, prevede la possibilità, per i Tribunali nazionali, di richiedere pareri alla Corte di Strasburgo, in una “responsabilità condivisa” che è la chiave del successo della Corte stessa.

 

E proprio in questo ambito di condivisione di responsabilità, i Rappresentanti di Governo hanno dato comunicazione di come, per tutti i casi sammarinesi già esaminati dalla Corte e giunti a sentenza, le Autorità sammarinesi preposte abbiano recepito le osservazioni della CEDU. In quanto al Protocollo 16, lo stesso è attualmente all’esame delle Autorità giudiziarie e la ratifica è prevista in tempi brevi, probabilmente in una delle prossime sessioni consigliari.

 

Spielmann ha riconosciuto come “grazie a sistemi come San Marino, la Corte può lavorare in maniera efficiente”. Una Corte che non è più vittima del suo successo, come accadeva in passato; oggi i ricorsi continuano infatti ad essere elevati nel numero ma, grazie ad un sistema interno più razionalizzato fin dalla fase del loro accoglimento, e ad una giurisprudenza assodata, la Corte è divenuto uno strumento dinamico e potente per accertare lo stato di democrazia nel Vecchio Continente.

 

Al termine del colloquio l’Ospite è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Equestre di Sant’Agata, per la quale si è detto onorato, e della quale si farà interprete presso i colleghi della Corte, perché “la ricevo io fisicamente in quanto Presidente, ma attraverso di me è la Corte stessa a riceverla”.

 

Infine, in tarda mattinata, il Presidente è stato ricevuto in Udienza a Palazzo Pubblico dagli Ecc.mi Capitani Reggenti.

 

 

San Marino, 31 marzo 2014/1713 d.F.R.