Non ci siamo!
Il governo di San Marino è al centro di numerose critiche per la sua gestione delle questioni più importanti che riguardano il paese, deludendo tanti che hanno votato alcuni partiti e segretari che fanno parte di questo governo.
Il Segretario Lonfernini sembra non riuscire ad imbroccare una scelta giusta, a partire dalle questioni delle bollette, passando per la riforma della legge del lavoro e ora con l’inutile legge sull’informazione che rischia di essere portata alla Corte Costituzionale Italiana e mettere allo scherno internazionale quello che era considerato dal mondo l’antico paese della libertà.
La questione delle bollette, come era prevedibile, ha generato molte polemiche. Noi di GiornaleSM, le associazioni dei consumatori, Libera, i sindacati e l’ANIS ci siamo sgolati nel dire che non c’era alcun bisogno di toccare le bollette del gas, dal momento che il prezzo di acquisto del gas metano era già fissato, per 6 anni grazie ad un contratto con l’Enel Trade a 0,47 euro al metro cubo, indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. Nonostante questo Lonfernini ha trascinato il governo, complice l’AASS e l’Autority per l’energia, a stabilire un prezzo base di 1,05 euro al metro cubo per il gas metano a partire dal primo gennaio 2023, solo per tornare poi al costo originario di 0,81 euro al metro cubo, proprio come sostenuto da tutti noi.
Il governo, ma soprattuto Lonfernini, ha giustificato questo cambiamento di prezzo con il fatto che il prezzo del gas metano era sceso, ma questa motivazione è stata giudicata errata, pretestuosa, incomprensibile ed addirittura priva di senso fatta forse per mascherare l’errore dell’aumento e le bollette astronomiche che sarebbero arrivate ai cittadini e agli operatori. Infatti, il prezzo fissato nel contratto con Enel Trade, di 0,47 euro al metro cubo, rimaneva invariato indipendentemente dalle fluttuazioni del mercato. Qualsiasi differenza di prezzo sarebbe stata solo una differenza temporanea e finanziaria, che si sarebbe risolta con un prestito (uno scoperto al limite di un mese circa qualora l’AASS non avesse avuto la liquidità necessaria per l’acquisto della partita di gas; ma si tratta di 2,3,4 milioni di euro a partita ma anche meno) da una banca sammarinese o italiana. Al pagamento mensile da parte dell’Enel Trade della differenza tra 0,47 euro/mc ed il prezzo di mercato in quel momento l’esposizione sarebbe rientrata e l’AASS avrebbe pagato, come da contratto, solo 0,47 euro/mc.
Riforma del Lavoro Lonfernini. Proprio ieri l’Ordine dei Commerciali ha scritto in un suo comunicato stampa: Siamo stanchi di essere “politically correct” e quindi inascoltati e ignorati, neppure meritevoli di riscontro alle ormai datate e reiterate missive. Siamo stanchi di un Governo che promette la semplificazione e invece approva una normativa (riforma del lavoro) che pare scritta da chi ha dimostrato di non conoscere i più elementari rudimenti in materia di diritto del lavoro e soprattutto che pare avulso dalla realtà in cui vive. (IL RIFERIMENTO AL SEGRETARIO LONFERNINI E’ PALESE)
E’ ora che questo Governo si assuma la responsabilità di rinviare l’entrata in vigore della normativa sull’occupazione (Legge 164/2022) – (l’obbligo di assunzione dell’amministratore operativo a tempo pieno e con livello minimo previsto per le mansioni dirigenziali e il pagamento per quest’ultimo di contributi alla gestione separata – 8000 euro circa ndr) fintanto ché non verranno apportati i giusti correttivi e chiariti i dubbi interpretativi ed applicativi oppure verrà ricordato come il Governo responsabile della chiusura di almeno mille aziende in un solo anno.
Questione inutile legge sull’Informazione. Riprendiamo quanto scritto in un nostro articolo: ‘‘Il direttore del GiornaleSM, Marco Severini, ha annunciato di aver affidato a un noto e famoso costituzionalista italiano l’incarico di agire legalmente contro lo Stato di San Marino presso la Corte Costituzionale Italiana. Il motivo dell’azione legale è l’emendamento 11 bis della Legge Lonfernini sull’Informazione, soprannominato “anti GiornaleSM” o “bavaglio alla informazione libera”, che è stato approvato in Commissione Esteri alcune settimane fa e che, se approvato in seconda lettura in Consiglio Grande e Generale, porrebbe sotto il controllo dell’Autorità Garante per L’informazione di San Marino tutti quei siti esteri che scrivono di San Marino, anche se chi scrive non è volutamente giornalista. Un cittadino può fare cronaca e giornalismo come peraltro prevede la Cedu e come recentemente sentenziato anche dall’autorità giudiziaria sammarinese. Secondo Severini, quanto approvato nell’infausta quanto inutile legge Lonfernini sulla stampa è totalmente illegale ed è stato fatto espressamente per controllare GiornaleSM e far tacere con importanti sanzioni economiche l’unico media che scrive in chiaro, e con un responsabile, di tutti e di tutto senza nessun filtro e senza ammiccamenti vari. GiornaleSM è un sito italiano e deve sottostare alla legge italiana. Solo in caso di diffamazione o ingiuria, Severini (o chi ha scritto l’articolo) può essere giustamente denunciato presso il Tribunale di San Marino e rispondere dell’eventuale reato. Tuttavia, poiché il sito è italiano, deve rispettare la normativa italiana.”
Quindi il governo di San Marino sembra essere diventato una fonte costante di delusione per i cittadini, all’indice soprattutto l’operato di alcuni suoi segretari di Stato e la mancanza di decisioni giuste ha portato a molte polemiche e disapprovazione tra i sammarinesi, cittadini votanti. La speranza è che il governo prenda più in considerazione le voci dei cittadini, come possiamo essere anche noi, e che prenda decisioni più informate, oculate e giuste in futuro.
Se poi non si è all’altezza di un compito così importante per tutti noi cittadini è meglio dimettersi o lasciare spazio a chi è più preparato e competente.
Marco Severini – direttore del GiornaleSM