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  • San Marino. Prima riunione generale di tutti i Volontari di Protezione Civile. Perché solo insieme si fa sistema … di Angela Venturini

    “Siamo orgogliosi di voi, ci fate fare una gran bella figura, anche fuori confine!” Così, il Segretario di Stato Matteo Ciacci nel portare i saluti dell’intero governo alla prima assemblea dei Volontari di Protezione Civile, mercoledì sera, al Centro sociale di Fiorentino. 

    In effetti, era la prima occasione di raduno generale dopo la costituzione dell’Unione e dopo tre anni di attività in cui sono successe e sono state fatte tantissime cose. Insomma, una sorta di bilancio, ma anche di visione prospettica, perché la prima cifra che segna l’operato dei Volontari è la passione, la competenza, la continuità. 

    A svolgere la relazione, in assenza del presidente Bedetti, il vice Fabio Berardi, con al suo fianco tutto il direttivo dell’Unione: Roberto Tura, Luca Angiuoni, Rosa Fiore, Francesco Francioni, Simona Muccioli. In platea: una valanga di divise gialle fluorescenti, ad alta visibilità, come vuole la norma. E poi, il capo della Protezione Civile Pietro Falcioni, da cui partono gli ordini, e i funzionari, che rappresentano il quartier generale della complessa macchina organizzativa del volontariato. Presenti anche alcuni Capitani di Castello, anello di congiunzione tra il territorio e i Volontari.

    La creazione dell’Unione è stato un lavoro lungo e complesso, che ha parificato la struttura giuridica e amministrativa dei Volontari sammarinesi a quella italiana. In essa convergono i gruppi dei Castelli e alcune associazioni di volontariato, tra cui i Radio amatori, AGECS (scout), Pompieri senza frontiere (cinofili), VIP (Viviamo in positivo). In tutto: 178 Volontari operativi, di cui 145 provenienti dai gruppi dei Castelli e 33 dalle associazioni. A questi si aggiungono 22 ausiliari in attesa del corso di formazione base e 88 militi volontari operativi, immediatamente disponibili in caso di emergenza. 

    Da alcuni mesi, i Volontari hanno anche una sede ufficiale e un magazzino, a Fiorentino, per il ricovero dei materiali e dei mezzi. Tra questi, un Ford Ranger, un carrello per le emergenze idrogeologiche, un Daily Iveco con gruette, appena donato dalla Segreteria territorio. Questi mezzi rendono sicuramente più efficienti gli interventi soprattutto per le emergenze idrauliche. Gli arredi per la sala riunioni e per l’ufficio sono stati donati da aziende private. La tinteggiatura, i lavori di sistemazione della struttura e il suo allestimento sono stati eseguiti dai Volontari. 

    Tantissime le attività in tempo di pace (cioè non in emergenza) che vanno a qualificare il Corpo dei volontari. L’elenco è lunghissimo. A cominciare dai corsi di formazione base, che diplomano i Volontari. I quali, a differenza degli “angeli del fango” rappresentano un’organizzazione strutturata, competente e professionale. Accanto ai corsi base, quelli specialistici: AIB (Avvistamento incendi boschivi), utilizzo motoseghe, sicurezza alimentare, pronto soccorso, ricerca persone, emergenze idrauliche, sorveglianza argini, corso per la guida degli autocarri e quello per comunicatori e formatori. 

    Comunicare e informare è uno degli obiettivi principali dei Volontari, perché si rivolge direttamente alla cittadinanza, ai ragazzi e alle scuole al fine di diffondere la conoscenza delle “buone pratiche di protezione civile” come prevenzione e come approccio comportamentale in caso di disastri naturali o tecnologici. In questo capitolo rientrano le iniziative: Io non rischio, Scuole in campo (insieme con i Volontari delle Marche), la mostra sui terremoti, Volontariato in fiera, EmergeRimini, e tante altre, dove San Marino si è sempre distinto per la qualità del suo operato. 

    Poi ci sono le esercitazioni: evacuazione della funivia ed evacuazione dell’Ospedale; simulazione di emergenza alla diga di Mercatale; mentre in occasione del “bomba day” a Serravalle, la Protezione Civile ha dato supporto logistico e assistenza ai cittadini, come ha fatto in occasione del Tour de France.  

    Ma è “sul campo” che si è visto in questi anni l’azione dei Volontari sammarinesi: durante il Covid, in aiuto alla popolazione e alla struttura ospedaliera; in Emilia Romagna e in Toscana durante le recenti alluvioni, e perfino a San Marino in queste ultime settimane, quando le piogge hanno messo a rischio la sicurezza di alcuni centri abitati. 

    “La fatica te la dimentichi, invece, il sorriso e la speranza negli occhi delle persone che hai aiutato, ti rimangono sempre nel cuore” è il commento dei “nostri angeli del fango”. Ringraziamenti, complimenti, sentimenti di orgoglio piovono da tutte le parti. Addirittura dal Presidente Mattarella quando è venuto in visita ufficiale a San Marino. Ma è proprio la possibilità di aiutare gli altri, che riempie di orgoglio gli stessi Volontari, fieri di fare onore alla bandiera biancoazzurra e decisi a portare avanti il loro motto: “Una squadra che si allena sempre, ma spera non dovere mai scendere in campo”.  Dalle parole ai fatti: il calendario delle attività, dei corsi di formazione, delle esercitazioni e degli eventi, anche per l’anno prossimo, è bello denso. 

    Angela Venturini