Viveva segregato in casa solo tra montagne di rifiuti organi.
E’ quello che ha potuto vedere la Polizia Civile, che con decreto del Giudice Buriani ha fatto irruzione in una casa di proprietà dell’ecc.ma camera, situata nel centro storico vicino all’ex Pub Heaven, e data in uso all’anziano Primo Marani conosciuto da tutti con il soprannome Dajan, per via della benda all’occhio.
Lo spettacolo che si sono trovati di fronte i poliziotti è stato drammatico. Sporcizia, immondizia dappertutto. Marani viveva da solo con la sola compagnia di un piccolo cane. Gli escrementi del quadrupede erano dappertutto nell’appartamento di Marani. Pareti, corrimano erano impregnati di sporcizia, se non peggio.
Nei due bagni le vasche erano piene di pannolini usati. L’odore era indescrivibile.
La Polizia Civile ha accertato assieme al medico, che ha accompagnato la pattuglia, la gravità della condizione in cui era tenuto il Marani e da qui il ricovero per accertamenti in pronto soccorso. Lo stesso Marani arrivato all’ospedale è stato dapprima pulito a fondo eppoi visitato. Poi, una volta concluso il ricovero, verrà collocato presso una struttura protetta.
Il Giudice si è riservato di denunciare i figli per maltrattamenti ed abusi alla persona.
Almeno questa volta non si è arrivati troppo tardi, come è già avvenuto con le morti di persone sole. Ma possibile che le autorità preposte non si siano, nelle loro ispezioni, mai accorte di questa situazione di disagio?
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