Il costituzionalista ospite di #repubblicafutura ha suggerito di ispirarsi ai comuni italiani: elezione diretta e pieni poteri.
“Pochi paesi al mondo non hanno un premier”.
San Marino ha bisogno di un Primo ministro? Se si?, come approcciarsi ad una riforma tanto importante? E quale tipologia di poteri prevedere? Per rispondere a queste e ad altre domande #re- pubblicafutura, il nuovo spazio di aggregazione promosso da Alleanza popolare e Unione per la Repubblica, ha organizzato venerdi? il primo appuntamento pubblico.
Ospite d’eccezione il prof. Stefano Ceccanti, costituzionalista e docente di diritto pubblico comparato presso l’Universita? La Sapienza di Roma.
Davanti ad un folto ed interessato pubblico l’esperto, gia? parlamentare Pd dal 2008 al 2013, ha dapprima evidenziato come il Titano sia ad oggi uno dei pochissimi paesi al mondo senza un primo ministro insieme alla Svizzera e pochi altri. Incalzato dalla platea, ha poi fatto notare come l’esigenza di avere un Premier, esigenza sempre piu? sentita nel paese come testimoniano gli appelli di esponenti dell’economia, a partire dal presidente di Asset Banca Stefano Ercolani, e della politica con Teodoro Lonfernini in testa, sia figlia della frammentazione politica.
Ceccanti ha ipotizzato diversi scenari ma quello che ha ritenuto piu? calzante e? quello sul modello dei comuni italiani, con un primo ministro che viene eletto direttamente dal popolo e che guida il governo. “Ma prima di tutto – ha ammonito alla fine del dibattito – deve esserci una analisi politica. Poi, se siete convinti, potete anche proporre un referendum consultivo”.
La Tribuna