Lo abbiamo ripetuto fino allo sfinimento: il tempo è galantuomo.
Così piano piano sta emergendo come ad esempio non siano truffatori certi giornalisti, ma ben altri personaggi, tanto per dirne una.
Le balle hanno le gambe molto corte e i tasselli stanno andando tutti al proprio posto.
Dispiace che non si sia levato un coro di plauso al lavoro che sta portando avanti il Commissario Morsiani su questa nuova possibile “tangentopoli”.
Eppure ai tempi del conto Mazzini c’è chi si è spellato le mani a forza di applausi.
Ora invece si invoca il segreto istruttorio o si commenta a denti stretti e di contro voglia l’indagine sul caso titoli.
Sarebbe invece il caso di fare sentire tutto il supporto possibile a un magistrato che solo contro tutti sta scoperchiando il calderone. In una situazione per nulla facile, visto che lo stesso magistrato dirigente, Valeria Pierfelici, è stata cacciata, presto scopriremo il perché, anche se una idea a vedere i fatti ce la siamo già fatta.
L’auspicio è che non cada il silenzio sull’indagine del caso titoli e come nel caso del Mazzini, che a pagare non siano solo un pugno di persone.
La RepubblicaSM
