Entra nella fase finale il processo agli ex organi sociali del Credito Industriale Sammarinese (CIS), uno dei capitoli più complessi della vicenda che ha segnato la parabola dell’istituto bancario. Nell’udienza di ieri, la Procura del Fisco ha avanzato richieste di condanna per cinque imputati, contestando – a vario titolo – i reati di false comunicazioni sociali, ostacolo alla vigilanza e amministrazione infedele.

Le richieste di condanna della Procura del Fisco
Dopo la requisitoria, il Procuratore del Fisco ha formulato le seguenti richieste di condanna:
- Daniele Guidi, ex Direttore Generale del CIS: 4 anni e 9 mesi di reclusione;
- Massimo Merlino, ex Presidente della banca: 3 anni e 2 mesi;
- Enzo Barbucci, Marco Micocci e Vincenzo Ferrini, all’epoca membri del Consiglio di Amministrazione: 2 anni e 6 mesi ciascuno.
Per altri cinque imputati – ex membri del Collegio Sindacale, del CdA e di una società di revisione – la Procura ha invece chiesto l’assoluzione, ritenendo insufficienti le prove per dimostrare il dolo.
Le arringhe difensive e il calendario delle ultime udienze
Durante l’udienza odierna, i legali di tre imputati – per i quali la stessa accusa ha richiesto l’assoluzione con formula dubitativa – hanno esposto le proprie arringhe difensive, cercando di dimostrare l’assenza di responsabilità penali nella gestione dell’istituto di credito.
Le prossime tappe processuali prevedono ulteriori interventi delle difese nelle udienze fissate per il 20 marzo e il 3 aprile. Quest’ultima data sarà cruciale: il Giudice Saldarelli emetterà la sentenza tanto attesa, che potrebbe chiudere un lungo capitolo giudiziario per l’ex gruppo dirigente del CIS.
Restano dunque aperti gli interrogativi sull’esito del processo e sulle eventuali ripercussioni di una decisione che potrebbe segnare un precedente per il settore bancario sammarinese.