Oggi nuova udienza, e forse l’ultima, del processo in cui l’ex amministratore delegato di Banca Cis Daniele Guidi e la stessa Banca Cis sono imputati per truffa, in relazione all’utilizzo di 60 milioni di euro di fondi pensione Iss e 15 di Fondiss, per costituire garanzia di finanziamenti concessi a CIS da banche estere.
Daniele Guidi non è presente, come le altre volte, all’udienza di oggi che era prevista per le conclusioni. Presenti sono i suoi avvocati di fiducia come quelli della folta parte civile (Iss, Fondiss, Ecc.ma Camera e SGA)
Daniele Guidi è accusato del misfatto continuato di truffa, p.p. agli artt. 50 e 204 c.p., comma primo e terzo, n. I, perché, avvalendosi delle prerogative e delle facoltà operative di cui disponeva come amministratore delegato e direttore generale pro tempore dell’Istituto Banca CIS — Credito Industriale Sammarinese, con una serie di azioni collegate tra loro dal medesimo programma criminoso, tramite raggiri consistiti nell’ingannare il Consiglio per la Previdenza dell’I.S.S., in persona dei componenti pro tempore, sul rischio effettivo di offerte d’investimento delle risorse dell’Istituto di Sicurezza Sociale gestite dal Consiglio predetto, trasmesse ad invito del Coordinatore del Consiglio rappresentando garanzie in realtà non sussistenti, il dott. Daniele GUIDI induceva il Consiglio di Previdenza ad aderire ad offerte di investimento formalizzate in nome di Banca CIS proponendo come sottostante ad operazioni di “pronti contro termine” effetti finanziari in realtà non disponibili né alla proposta né alla sottoscrizione, perché già impegnati nell’interesse di Banca CIS a garanzia vincolata presso terzi creditori, così sostenendo gli indici di liquidità di Banca CIS tramite la raccolta dì investimenti apparentemente garantiti, effettuati dal Consiglio di Previdenza ed infra dettagliati alle lettere da a) a d) sulla base di condizioni mendaci, ed il corrispondente danno all’istituto per la Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino derivante dall’investimento di risorse previdenziali in operazioni finanziarie prive della rappresentata garanzia di rimborso, in assenza di un sottostante corrispondente al pattuito e di conseguenza direttamente esposte al rischio di insolvenza di Banca CIS; in particolare: (a) quanto all’assegnazione complessiva di euro 5.017.383,80, in data 21.9.2018, da parte del Consiglio, a fronte di proposta di investimento “PCT” del 12.9.2018, a firma del dott. Daniele Guidi, i titoli utilizzati da Banca CIS per l’indicato controvalore a pronti risultavano “non liberi” per l’ammontare complessivo di curo 4.520.046,45 (perché subdepositati su dossier accesi presso EFG Bank & Trust — Bahamas — Ltd. e EFG -Luxembourg- SA e posti a garanzia di finanziamenti ricevuti dalla Banca); (b) quanto all’assegnazione complessiva di euro 35.243.460,91, in data 15.10.2018, da pane del Consiglio, a fronte di proposta di investimento “PCT” del 10.10.2018, a firma del dott. Daniele Guidi, i titoli utilizzati da Banca CIS per l’indicato controvalore a pronti risultavano “non liberi” per l’intero ammontare complessivo dell’operazione di PCT proposta (perché subdepositati su dossier accesi presso EFG Bank & Trust — Bahamas — Ltd. e EFG -Luxembourg- SA e posti a garanzia di finanziamenti ricevuti dalla Banca); c) quanto all’assegnazione complessiva di euro 1.268.545,95, in data. 26.11.2018, da parte del Consiglio, a fronte di proposta di investimento “PCT” del 26.11.2018, a firma del dott. Daniele Guidi, i titoli utilizzati da Banca C1S per l’indicato controvalore a pronti risultavano “non liberi” per l’intero ammontare complessivo dell’operazione di PCT proposta (perché subdepositati su dossier accesi presso EFG Bank & Trust — Bahamas — Ltd. e EFG -Luxembourg- SA e posti a garanzia di finanziamenti ricevuti dalla Banca); d) quanto all’assegnazione complessiva di euro 19.792.499,99, in data 13.12.2018, da parte del Consiglio, a fronte di proposta di investimento “PCT” del 10.12.2018, a firma del dott. Daniele Guidi, i titoli utilizzati da Banca CIS per l’indicato controvalore a pronti risultavano “non liberi” per l’intero ammontare complessivo dell’operazione di PCT proposta (perché subdepositati su dossier accesi presso EFG Bank & Trust — Bahamas — Ltd. e EFG -Luxembourg- SA e posti a garanzia di finanziamenti ricevuti dalla Banca); fatti in San Marino, alla data delle operazioni di investimento di cui alle lettere da a) a d), dal 12 settembre 2018 sino alla proposta del 10 dicembre 2018 ed al corrispondente investimento.
La BANCA CIS deve rispondere per la responsabilità di cui all’art. 2, comma primo, lettera a), della Legge 29 luglio 2013, n. 99, in relazione ai reati commessi dal dott. Daniele GUIDI, nelle circostanze di cui al capo 1), agendo quale esponente in nome dell’Istituto Banca CIS, Direttore Generale e Amministratore delegato, nello svolgimento dell’attività riservata caratteristica dell’Istituto; fatti in San Marino, all’epoca delle condotte di cui al capo 1).
Questa mattina sarà dedicata alla conclusioni delle varie parti ma non sappiamo se si arriverà o meno alla sentenza.