San Marino. Processo a Bari Bega. La difesa chiede due assoluzioni ed una condanna minima con la sospensione condizionale della pena.

tribunaleProcesso per furto al presunto ladro di Acquaviva, Bari Bega questa mattina presso il Tribunale unico e commissariale dei Tavolucci di San Marino. Ecco la posizione della difesa e cioè degli avvocati Luca Della Balda e Umberto De Gregorio del foro di Rimini.

La difesa dell’imputato non contestando unicamente la responsabilità di Bari Bega per i furti ci cui al primo capo d’imputazione evidenzia che a suo modo lo stesso Bari Bega ha riconosciuto le proprie responsabilità. Di fatto ammettendo di aver notato qualcosa di anomalo nella condotta di Sena Vena (l’altro albanese) e rappresentando di essersi dato alla fuga piuttosto che rendersi disponibile per una sua identificazione.

Chiede, invece, l’assoluzione di Bari Bega per gli altri due capi d’imputazione. Quanto al danneggiamento, in relazione la fatto, che fu la stessa Gendarmeria ad affiancare l’autovettura condotta da Vega, che potrebbe negare di essersi trovato alla guida del veicolo, per impedire agli autori del furto di darsi alla fuga. Dunque determinando in tal modo il danno al veicolo.

Quanto al terzo capo per la totale assenza di elementi a carico di Bari Bega evidenzia che l’unico indizio sono alcune impronte di Bari Bega riscontrate sull’autovettura in questione. Serva che al di la del fatto che non vi sono elementi tali da far comprendere, tra l’altro, quando Bari Bega si trovò alla guida del veicolo in questione – potrebbe essere accaduta la circostanza anche prima del furto – aggiunge che non vi sono nemmeno elementi in atti tali da collegare la presenza dell’autovettura in territorio sammarinese con il furto commesso ai danni di Ceccoli nella sua abitazione posta diversi a diversi chilometri dal punto in cui venne notata la presenza dell’autovettura in questione. Chiede che quantomeno sia pronunciata l’assoluzione con formula dubitativa.

Con riferimento alle richieste del PF, la difesa ritiene eccessiva la determinazione della pena (aveva chiesto una pena di 3 anni) anche quella riguardante il cumulo al di fuori dell’art.110 del codice penale. Rileva l’assenza di precedenti penali e la collaborazione di Bari Bega non si comprende la richiesta di una pena vicina al massimo del reato.

Ritiene che vi siano le condizioni per concedere a Bega la sospensione condizionale della pena e non la citazione nel casellario giudiziario.

Questo è quanto dichiarato dalla difesa nella sua arringa finale. A minuti il Commissario della Legge avv. Roberto Battaglino dovrebbe uscire dalla camera di consiglio ed emettere la sentenza.