San Marino. Processo per botte nel campetto di calcio tra Elia Pari e Giacomo Vandi. Testimone chiave il consigliere Federico Pedini Amati.

calcioPROCESSO PARI ELIA – DEL 9 OTTOBRE 2015

Commissario della Legge Roberto Battaglino

Reato: Art. 155 – Lesioni personali

Imputato: PARI ELIA

Procuratore del Fisco, Avv. Giovanni Belluzzi.

Parte Civile: Vandi Giacomo patrocinio Avv. Alberto Francini

Difesa: Pari Elia, difensore Avv. Carattoni

Testimoni:

Muscioni, Pedini-Amati e Canti

Durante una partita di calcetto (Calcio a otto) il 5.12.2104 due persone sono arrivate alle mani. Una ha querelato l’altra.

Escussioni testimoniali:

Muscioni

Sono conoscente di entrambi. Abbiamo giocato quatto o cinque volte assieme. Dopo i fatti in questione non ho più avuto modo di vedere Pari e Valli. Non ho visto nulla dell’accaduto. Ho visto questo gruppo di persone ed ho visto ad un certo punto che Giacomo si è portato le mani in faccia, vicino alla bocca. Ma ero piuttosto lontano, ad una distanza di circa 20 metri.

Pedini-Amati

Conosco entrambi perchè giochiamo a calcetto assieme. A San Marino ci si conosce tutti di vista. E’ capitato solo poche volte che giocassero assieme il Vandi con il Pari, ma non sono in grado di quantificarle. Stavamo giocando, per un fallo di gioco – penso – sia nato il diverbio. Immagino sia per questo. Il diverbio si è verificato nel corso della partita di calcio, probabilmente per un fallo di gioco. Lo ricordo in quanto in conseguenza dell’accaduto sospendemmo la partita. Ho sentito delle offese reciproche ma non cosa si siano detti. Ci stanno dei falli ma usare le mani non è più sport. Ricordo anche del colpo, non so se un pugno o uno schiaffo, inferto da Pari a Vandi. Ero molto vicino a loro, circa 5 metri più o meno. Rivolsi l’attenzione alla scena in questione proprio nel momento in cui Pari fece partire il colpo. Il gesto si esaurì in un’unica azione e non si è sviluppato in un contesto più ampio. Vandi non reagì.

Ci siamo rimasti male tutti ed abbiamo deciso di smettere di giocare, anticipatamente. Non ho più avuto modo di chiedere alcunchè su questo episodio ad entrambi. Eravamo tutti più o meno vicini, a distanza di tempo non so dire di preciso chi fosse più vicino tra noi. Non è intervenuto nessuno a sedare una rissa successiva. Dal momento che Vandi non ha reagito escludo che si possa parlare di una rissa sfiorata. Sicuramente si sono avvicinate delle persone, anche per meglio capire le circostanze. D’altra parte nessuno ebbe la necesssità di trattenere i due, perchè appunto Vandi non reagì in alcun modo.

Dopo questa partita nessuno dei due è più venuto. Almeno in quelle che ho partecipato io. Si decise di non chiamarli più, perchè non ci volevamo più trovare in una situazione del genere. Non si voleva, da parte di tutti, chiamare ne l’uno e ne l’altro, anche per non prendere le parte di nessuno dei due.

Canti

Non sono amico di nessuno dei due, li ho conosciuti solo per queste partite. Alla prima spinta data da Pari non vidi Vandi reagire in alcun modo, ci fu un secondo episodio, quello incriminato, constatai una qualche reazione verbale di Vandi. Ma non vidi Pari colpire Vandi.

Alla prima spinta si sono presi verbalmente, un litigio, ma è stato un episodio che può accedere in una partita. Ma ero distante dall’azione, nel secondo episodio, e non vidi nulla se non alla spinta di cui ho parlato.  Si terminò la partita anticipatamente perchè c’era questa discussione in atto; è stata una decisione unanime. A livello amichevole non mi era mai capitato vedere sospesa una partita per un episodio del genere.

La partita fu sospesa perchè i due stavano continuando a discutere, erano piuttosto agitati anche se non ci fu bisogno di un intervento di qualcuno per dividerli.

Quando avvenne il fatto ero dall’altra parte del campo. Nel primo episodio ci furono solo un botta e risposta verbale, succedono in ambito di gioco. Ricordo una spinta di Pari a Vandi, al quale quest’ultimo reagì verbalmente.

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Il Commissario della Legge Guidice di primo grado Avv. Roberto Battaglino chiede se è possibile, prima della sentenza, una possibilità di accordo tra le parti. Gli avvocati confermano che ci fu un contatto extragiudiziale ma le posizioni, sul risarcimento del danno, sono ancora molto distanti. Le parti sono, comunque, disponibili ad un rinvio.

Il Commissario della legge Roberto Battaglino rinvia l’udienza il 14 gennaio 2016 ore 15