San Marino. Processo Buriani-Celli. La deposizione del Presidente BCSM avv. Catia Tomasetti (Settima parte) – ”LA TECNICA DEGLI ESPOSTI ANONIMI CHE NON SONO ANONIMI”

Continuiamo la pubblicazione della trascrizione, da noi redatta, della deposizione del Presidente Bcsm avv. Catia Tomasetti nell’udienza pubblica del 01.03.2023 nel processo Buriani-Celli. SETTIMA PARTE

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Il Commissario della Legge Alberto Buriani

TOMASETTI – ”Fra l’altro, una cosa divertente, è che il magistrato riceve degli esposti anonimi, più di uno, a ottobre e lo schema è sempre quello. Cioè sono esposti che non sembrano anonimi perché hanno una firma. Ad esempio, quello su BIS è firmato Crocenzi e Gualandi. Però Crocenzi e Gualandi non esistono, non hanno le generalità, non hanno una residenza; devo dire che mentre il magistrato apre il fascicolo e indaga per mesi e archivia dicendo “io archivio perché la Tommasetti ha rassicurato tutti che non c’è niente.” Così se….

Noi, in Banca Centrale, che non siamo certo dei PM, siamo invece andati a controllare e abbiamo invece chiamato BIS  per vedere se esistevano dei correntisti con quel nome. E ricevemmo la rassicurazione che non esistevano, quindi erano personaggi di fantasia. 

Per cui devo dire che anche quest’informazione mi stupì che un magistrato così esperto aprisse fascicoli senza accorgersi che questi erano nomi di fantasia. 

Nel mio caso l’esposto viene fatto da un certo Matteo Poletti. Allora, non so se a lei viene, Matteo Poletti-Mazzeo Moretti, cambiano 2 consonanti.

Ma c’è in tutta questa vicenda qualcuno molto appassionato dei giochi di parole, evidentemente, perché, a un certo punto, tra i vari fantasiosi acquirenti di Banca Cis, si presenta una società che poi non ci da nessuna credenziale, e sparisce, che si chiama Neitoil, che è l’anagramma di Leiton, appunto la società di Grandoni, azionista di maggioranza di Banca Cis. Quindi noi ormai avevamo sviluppato una capacità di fare gli anagrammi per capire chi…”

Fine parte settima