San Marino. Processo Buriani-Celli. La deposizione del Presidente BCSM avv. Catia Tomasetti (Terza parte) – IL TEST SU CELLI DOVE SI EBBE LA CONFERMA CHE PARLASSE CON BURIANI

Continuiamo la pubblicazione della trascrizione, da noi redatta, della deposizione del Presidente Bcsm avv. Catia Tomasetti nell’udienza pubblica del 01.03.2023 nel processo Buriani-Celli. TERZA PARTE

AVVOCATO COCCO: Dottoressa Tommasetti, torniamo un attimo sul tema di cui all’imputazione; mi riferisco all’imputazione  lettera i) del 462, signor giudice,  capo 2. Lei prima, in occasione dell’incontro del 18 giugno del 2019 presso il suo studio a Roma con Celli, ha riferito che, su questo biglietto, c’era scritto “chiudere tutto bene”. Lei ricorda anche se lui riferì le frasi che leggo virgolettate, cioè “per quanto riguarda la tua vicenda ne ho parlato con chi sai tu?”

AVVOCATO VECCHI: faccio opposizione 

AVVOCATO COCCO: sono nel capo di imputazione, sono scritte nel capo di imputazione l’ho detto…

AVVOCATO VECCHI:diciamo qual è la fonte

AVVOCATO COCCO: l’ho già detto, all’inizio di domanda. La fonte è capo II del 462 del 2020, la lettera i) dell’imputazione

TOMMASETTI: Si, l’ho ricordato prima parlando col commissario perché questo, diciamo, è un ulteriore altro tema. Durante questa prima conversazione il 18 di giugno, si, Celli mi dice che ha parlato con Buriani del mio procedimento, e, se posso esser sincera, lì per lì non ci credo. Sono avvocato, sono una persona di legge cioè il mio cervello pensa che un magistrato non può parlare di un fascicolo con una persona esterna, no? quindi lì per lì non ci credo, però lo riferisco ai miei avvocati che anche loro rimangono abbastanza perplessi. Dopo di ché Celli continua a chiamarmi. Ci sono diverse chiamate, messaggi ecc e io quel weekend del 21-22 giugno ero a un convegno e Celli mi chiede con insistenza di parlarci. Quelli erano giorni concitati, no? c’era da fissare questo appuntamento e parlandone, e devo dire mi confrontai anche col mio avvocato, l’avvocato italiano Martuscelli in particolare, decisi di fare un test per vedere se era vero che Celli parlasse effettivamente con Buriani, che avesse questo contatto con Buriani. Siccome Celli mi aveva detto di essere molto preoccupato dell’eco mediatica di questo processo, io gli dissi “Guarda che Gozi verrà interrogato il 28 giugno e questa cosa non creerà un’eco mediatica positiva al paese. Uno perché Gozi, è un personaggio importante. Ne parleranno i giornali italiani, ne parleranno i giornali stranieri, ne parlerà San Marino” e Gozi era molto arrabbiato per questa vicenda e soprattutto era arrabbiato con Nicola Renzi con cui lui lavorava gomito a gomito per l’accordo europeo e che avrebbe potuto, presentandosi spontaneamente, fare subito chiudere il processo e dire “guardate che io lavoro gomito a gomito con Gozi” quindi Gozi era molto arrabbiato e io dissi a Celli che mi aspettavo che avrebbe fatto delle dichiarazioni che non avrebbero certo glorificato il paese . A questo punto gli dissi: sarebbe opportuno, in questa fase dove il Paese è sotto tensione, rinviare l’interrogatorio di Gozi. Celli mi chiama durante questo weekend dicendomi “si, ma chiedi a Gozi di fare un’istanza così verrà rinviato” no? come se in qualche modo avesse avuto un ok del giudice. Però questo qui secondo me non era un’evidenza così forte che il giudice parlasse con Celli, perché uno fa un’istanza, un giudice normalmente le accoglie se ragionevole, no? e allora risposi a Gozi, risposi a Celli scusate, che Gozi non avrebbe fatto nessuna istanza e che questo interrogatorio doveva essere rinviato e basta. E, con mia grande sorpresa, così accadde. Cioè Buriani, lo trovate nel mio procedimento, rinviò senza alcuna motivazione e sine die l’interrogatorio di Gozi un giorno prima del suo interrogatorio. Quindi, a quel punto, io ebbi la conferma che i due si parlavano perché a questo punto non potevo avere più dubbi. Poi questa conferma venne reiterata perché il 5 di luglio lui mi stupì, che innanzitutto lui sapesse del fatto che io avessi rifiutato di incontrare Buriani, tra l’altro la seconda telefonata era proprio, mi sembra, del mattino del 5. Quindi, cioè alla fine dissi: “ma come mai questi due si parlano così tanto” no? e perché proprio in questo momento e perché gli argomenti di cui mi parlava Celli sono sempre la vendita a Stratos.

Fine parte terza