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  • San Marino. Processo Buriani-Celli. La presidente di BCSM Tomasetti: ”Feci un test a Celli ed ebbi la certezza che si parlava con il commissario Buriani!”

    Durante l’udienza di ieri pomeriggio del processo Buriani Celli, l’avvocato Filippo Cocco del foro di Rimini, rappresentante della parte civile Tomasetti-Banca Centrale, ha posto diverse domande alla presidente della Banca Centrale, Catia Tomasetti. L’avvocato si è concentrato sui colloqui avvenuti tra l’ex Segretario Celli e la stessa Tomasetti il 18 giugno 2019 presso lo studio di Roma della Tomasetti.

    Durante l’udienza la Tomasetti ha dichiarato di essere rimasta scioccata dal comportamento di Celli, il quale le avrebbe mostrato un biglietto con la scritta “Chiudere tutto bene” per poi piegarlo e riporlo in tasca; secondo la Tomasetti, Celli voleva intendere che il procedimento aperto dal Commissario della Legge Buriani contro di lei e contro l’onorevole Gozi si sarebbe chiuso senza strascichi. La Tomasetti ha riferito inoltre che Celli le aveva detto di aver parlato con Buriani del suo procedimento aperto per la consulenza Gozi, cosa che ha suscitato la sua incredulità, poiché un magistrato non dovrebbe confidarsi con una persona esterna al fascicolo.

    La Tomasetti ha poi raccontato di aver ricevuto diverse chiamate insistenti da parte di Celli, il quale voleva assolutamente incontrarla. Per verificare se Celli avesse davvero rapporti diretti con Buriani, la Tomasetti in accordo con il suo avvocato italiano Martuscelli, gli aveva fatto un piccolo test, dicendogli che Gozi sarebbe stato interrogato il 28 giugno e che questa cosa avrebbe creato un eco mediatica negativa per il paese, per San Marino. A questo punto, Celli aveva chiesto di far fare a Gozi un’istanza per posticipare l’udienza, come se avesse parlato direttamente con il giudice Buriani.

    Secondo la Tomasetti, il fatto che il giudice Buriani avesse accolto l’istanza di posticipare l’udienza di Gozi non era una prova sufficiente del fatto che lo stesso Buriani e Celli si parlassero, poiché un giudice normalmente accoglie le istanze presentate dalle parti.

    Successivamente e clamorosamente il commissario della legge Alberto Buriani, titolare del fascicolo che vedeva indagata la Tomasetti e Gozi, ha rinviato l’interrogatorio di Gozi senza alcuna motivazione, confermando quindi che Celli e Buriani si parlavano e discutevano del procedimento aperto per la consulenza Gozi.

    La Tomasetti e i suoi avvocati avevano avuto definitiva la conferma che Celli e Buriani si parlassero e discutessero del suo procedimento aperto per la consulenza Gozi, il quale è stato successivamente archiviato.

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