San Marino. Processo Buriani-Celli. La visita di Celli allo studio romano della Tomasetti: ”devi avvicinarti di più a Nicola Renzi e a Mario Venturini”. Poi la storia di Stratos…

Ieri nel processo a Buriani-Celli è emerso dalla testimonianza della Tomasetti anche un resoconto di quanto è successo quando la Stratos voleva comprare Banca Cis. Dalle parole della Tomasetti abbiamo avuto contezza di quanto segue:

Il 18 giugno 2019, il presidente della Banca Centrale di San Marino Catia Tomasetti riceve la visita del Segretario di Stato delle finanze di San Marino Simone Celli nel suo studio a Roma. Durante una lunga conversazione, i due discutono di tre argomenti principali.

In primo luogo Celli consiglia alla presidente di avvicinarsi di più a Nicola Renzi e Mario Venturini, che all’epoca e forse tuttora è il capo di Repubblica Futura. E si fa parte attiva per organizzare un incontro a tre, o quattro, con Nicola Renzi e Mario Venturini. Celli infatti ritiene che si stia affidando a delle persone sbagliate. L’incontro non avrà mai luogo. La presidente non ha problemi ad incontrare Renzi e Venturini, ma sottolinea di non fare preferenze tra i partiti politici nella sua funzione di Presidente della Banca Centrale di San Marino.

Il secondo argomento di discussione riguarda il processo che coinvolge la presidente Tomasetti e l’onorevole Gozi per la sua consulenza. Procedimento che poi sarà archiviato. Celli scrive una la famosa frase ”CHIUDERE BENE” su un foglio di carta e lo nasconde in tasca dopo averlo fatto vedere alla Tomasetti, rassicurando la presidente che il suo procedimento avrà esito positivo. La informa anche che lui è coinvolto nella vendita della Banca Cis alla lussemburghese Stratos. La presidente Tomasetti accetta di vedere i componenti di Stratos ed esce dall’incontro turbata a causa dell’associazione del suo procedimento con la vendita di Stratos. In quel periodo Banca Centrale e la Tomasetti erano oggetto di pesanti attacchi giornalistici dei soliti giornali perchè non vendevano immediatamente Banca Cis a Stratos.(poi nel mio allegato a questo articolo si vedrà perchè non lo fece).

Il 19 giugno, quindi il giorno dopo l’incontro con Celli, l’avvocato di Stratos Chiara Taddei chiama la segreteria della presidente, in Banca Centrale, per un incontro. È evidente che Celli abbia comunicato la sua disponibilità all’incontro a Stratos, anche se inizialmente la presidente aveva rifiutato, poiché non è responsabilità della presidente gestire la vigilanza. La presidente incontra i rappresentanti di Stratos con Eva Guidi, il nuovo Segretario di Stato alle finanze che ha sostituito Celli. Inoltre, viene fissato un incontro con Stratos per il 25 giugno, ma la presidente annulla l’incontro poche ore prima perchè il giorno precedente, il 24 giugno, escono delle notizie sulla stampa dove Stratos dichiara l’incontro con la Banca Centrale, affermando che salverà la banca Cis e i posti di lavoro. La presidente si infuria per questa pressione fatta sulla vigilanza della Banca Centrale e annulla l’incontro.

/ms

Da leggere attentamente anche e soprattutto questo mio editoriale del 4 settembre 2020:

San Marino. Caso Banca Cis. Le pressioni di Buriani attraverso Celli. Perchè volevano che Stratos comprasse il Cis? Forzando la Tomasetti ad accettare indagandola sulla Consulenza Gozi? … di Marco Severini