San Marino. Processo Buriani-Celli. L’incontro tra la Tomasetti, Ucci e Buriani. Dalla deposizione di ieri del Presidente di BCSM dettagli sull’incontro del 25 giugno

Il presidente della Banca Centrale di San Marino, Catia Tomasetti, ha raccontato nell’udienza di ieri di un incontro avvenuto nel giugno del 2019 con il Commissario della Legge Alberto Buriani. L’incontro è avvenuto in un periodo molto delicato per la Repubblica di San Marino, in quanto la Banca Centrale doveva decidere se autorizzare la vendita di Banca Cis, che era stata commissariata il 21 gennaio dello stesso anno. Il tempo massimo per prendere una decisione sulla Banca era il 21 luglio, quindi dopo sei mesi dal giorno del commissariamento.

La Tomasetti ha raccontato di aver ricevuto un messaggio dal Segretario di Stato alle Finanze, Simone Celli, il 13 giugno, che le chiedeva di chiamarlo con urgenza. In quell’occasione, Celli le ha fatto capire che il Commissario della Legge, Buriani, avrebbe voluto avere un rapporto più stretto con lei per il bene del paese, e che l’avrebbe cercata. Buriani ha quindi chiamato la Tomasetti il 24 giugno per fissare un incontro per il giorno seguente.

La Tomasetti ha spiegato che, essendo indagata, non voleva incontrare Buriani da sola e che avrebbe incontrato il Commissario della Legge solo in presenza del direttore generale di Banca Centrale Ucci. Il 25 giugno, quindi, Tomasetti e Ucci hanno incontrato Buriani.

Fu un incontro molto strano ed il Commissario Buriani ci disse che doveva parlarci di una questione che non ci aveva mai parlato” ha detto ieri in udienza. Arrivati ci parlò del caso SIRI.

Ed era un atteggiamento paternalistico quello di Buriani secondo la Tomasetti: ”guardate sta per arrivare una rogatoria internazionale importante, poi dopo arrivò.”

Ci disse  – continua la Tomasetti – se avessimo fatto tutto per bene perchè potreste trovarvi in imbarazzo, come per dire di fare attenzione se non avete vigilato bene. Quindi letto da fuori poteva sembrare un gesto di cortesia istituzionale. Noi, della vigilanza di Banca Centrale, lo leggemmo nel senso opposto. In primis le rogatorie internazionali non vengono annunciate e quando arrivano arrivano, poi noi non avevamo niente da temere tant’è che noi gli diciamo che in realtà è nata dall’Aif quest’indagine che poi porterà ad una rogatoria internazionale quindi noi sicuramente non abbiamo nulla da rimproveraci.”

”Però io rimasi stupita e non capivo cosa c’entrasse il commissario della legge Buriani con il caso Siri. Lui, Buriani, tutti sapevano che non fosse più un giudice inquirente. Poi gli chiesi se era lui il giudice del fascicolo che indaga su Siri e lui mi rispose di no, ma che erano tanti anni che fa questo mestiere e dentro il tribunale so tutto. Quando siamo usciti commentammo questo passaggio che non fosse un messaggio così rassicurante” chiosa la Tomassetti.

Dopo il caso Siri  – continua il Presidente di Banca Centrale – quello di cui lui ci parlò del sistema bancario e che gli imprenditori non devono fare i banchieri. Era in difficoltà per questo ed una volta usciti non capimmo perchè ci avesse chiamato. Parlò prevalentemente lui. Dopo questo incontro io non lo incontrai più benché lui, invece, cercò altri incontri solo che al secondo incontro andò solo Ucci, io non volli andare più a quegli incontri perchè mi ero sentita molto a disagio. Mi rifiutai un paio di volte di incontrarlo fino a che Celli il 5 luglio dicendomi che sbagliavo in quanto Buriani verso di me aveva una mano tesa ed era preoccupato per il bene del paese e dovevamo unire le forze. Dopo un’ora che mi sfinì con questo argomento, promisi a Celli che lunedì avrei fissato un appuntamento con Buriani e ma non lo feci dopo averci pensato tutto il weekend.

”La mia impressione è che mi stesse facendo delle pressioni per la banca e decisi di non incontrarlo. Celli durante questo incontro parlò diffusamente della vicenda Stratos. Celli venne per Banca Stratos e si vedeva che era molto seccato. Tutti gli appuntamenti che mi venivano dati da Buriani cascavano sempre quando c’era un incontro con la Stratos per banca Cis; c’era questa strana coincidenza temporanea. Celli disse che l’incontro con la Stratos emale anche se era appena finito e non sapevamo come facesse a sapere in un lasso di tempo così breve.L’oggeto del contendere era che Stratos ci doveva far vedere e fare dimostrazione di solidità finanziaria che non ci stava dando”. – ha detto la Tomasetti nell’udienza di ieri.

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