Il processo “Caso Racket Badanti” sta rivelando dettagli inquietanti sulla condotta di alcune assistenti domiciliari e di alcuni dipendenti pubblici, sollevando ombre nel settore dell’assistenza agli anziani. Al centro del caso ci sono prove sconcertanti, tra cui video e registrazioni audio realizzate di nascosto di cui sino ad ora si è parlato poco. Tra i principali testimoni del processo figura Alba Montanari, la cui deposizione nell’ultima udienza ha aggiunto ulteriore peso alle accuse contro il sistema di gestione delle badanti.
Una delle testimonianze più controverse, sempre della Montanari, emersa riguarda il defunto Juan Pedro Marchetti, il quale, per testimoniare pratiche particolari, avrebbe utilizzato uno smartwatch (un orologio computerizzato) per registrare di nascosto un incontro intimo con una badante, fingendosi un paziente anziano. Secondo quanto dichiarato da Alba Montanari, nel corso dell’ultima udienza, tale materiale sarebbe stato consegnato in passato, ed in sua presenza, direttamente dal Marchetti al Commissario della Legge Simon Luca Morsiani, titolare del procedimento istruttorio, ma questi fatti non erano mai stati resi pubblici fino a questo momento. Le registrazioni sembrerebbero documentare in maniera molto chiara momenti di intimità tra Marchetti e la badante, immortalati proprio grazie ai dispositivi tecnologici di cui si serviva.
Oltre alla testimonianza su questi rapporti, Alba Montanari ha rivelato l’esistenza di un complesso sistema legato alle attività di alcune badanti, denunciando pratiche illecite che dovrebbero coinvolgere altri professionisti, dipendenti e assistenti domiciliari, le badanti appunto. Diverse registrazioni, anche di dipendenti Iss, sono già state inserite nei fascicoli del processo quindi, in gergo giuridico, pubblicate e non più coperte dal segreto istruttorio, gettando luce, a sentire questa deposizione, su un quadro più ampio di collusioni e abusi di potere.
Nei prossimi giorni, il processo continuerà a svelare nuovi dettagli e prove, con ulteriori testimonianze e documenti che promettono di fare chiarezza su un sistema di gestione apparentemente viziato da comportamenti illeciti. La prossima udienza è al prossimo 18 novembre.