L’acquisto della nuova sede di Banca Centrale di Via del Voltone è stato al centro della dell’udienza mattutina del processo Conto Mazzini. Secondo l’accusa, dietro questa compravendita immobiliare si celerebbero degli episodi di corruzioni. Agli inquirenti non è chiaro il perché siano stati emessi più assegni per il pagamento dello stabile. Al tempo stesso, ad insospettire gli inquirenti, le importanti somme poi finite, in parte, sui conti dell’Antao di Luigi Moretti. Un episodio che ha visto rinviati a giudizio, oltre allo stesso Moretti, PierMarino Menicucci, PierMarino Mularoni. Giuseppe Joe Moretti.
Sentiti nella mattinata, incalzati dagli avvocati difensori, il consigliere Marco Podeschi, l’avvocato Luigi Lonfernini, il dott. Antonio Valentini e il vicepresidente di Banca Centrale Daniele Bernardi.
Emerge dalle testimonianze che il prezzo dell’acquisto dell’immobile appare congruo e si conferma che per il pagamento sono stati usati due assegni, uno versato alla Bac e l’altro alla BSM.
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