San Marino. Processo Conto Mazzini. Testimonianze eccellenti tra cui Ermes Colombini, Antonio Gasperoni, Remo Giancecchi ed il reggente designato Fabio Berardi

tribunaleSubito dopo la pausa prevista per l’ora di pranzo e la lettura del provvedimento che ha respinto, seppur parzialmente, le questioni avanzate dalla difesa Podeschi il processo è ripreso con la sfilata di testimoni. Primo fra tutti Ermes Colombini il quale ha riferito di aver acquisito, dopo varie risposte non positive alla richiesta di rilascio di una licenza per aprire una finanziaria, la finanziaria Uninvest già sul mercato. Circostanza che ha destato l’attenzione del Giudice è che il pagamento è stato effettuato, con l’intermediazione del dott. Aldo Simoncini, anche lui escusso oggi, con il pagamento di ben sedici libretti al portatore. Pare che, però, così funzionasse all’epoca.

E’ stata quindi il turno di Cesare Antonio Gasperoni, prima indagato e poi archiviato nel procedimento Mazzini. Gasperoni ha ricordato come prima del 2006 accadesse spesso che coloro che volevano finanziare la DC – imprenditori e simpatizzanti – le portassero i soldi in forma anonima. I contanti o i libretti venivano consegnati o al tesoriere oppure ai dirigenti del partito che li consegnavano al tesoriere. Gli importi variavano a seconda del periodo ma durante la campagna elettorale potevano arrivare anche a centinaia di migliaia di euro. Poteva anche accadere che i soldi “anonimi” – e non registrati perchè la legge di allora non lo prescriveva – finissero non al partito ma ai singoli candidati che li usavano per finanziarsi le iniziative elettorali.

Sentito poi il perito informatico nominato dal Tribunale per analizzare i reperti sequestrati agli imputati, Donato Caccavella. A domanda dell’avv. Campagna ha risposto di non aver accertato che i reperti analizzati non siano stati oggetto di modifica tra il momento del sequestro ed il momento dell’estrazione delle copie. Addirittura certi cellulari sono stati tenuti accesi per tutto il tempo senza che nessuno verificasse che non vi fossero modifiche.

Sentiti, infine, Remo Giancecchi sui suoi rapporti con Moris Faetanini e Fabio Berardi, appena designato reggente. Berardi ha risposto alle domande dell’avv. Pagliai sull’interesse manifestato dal Gruppo aman resort per la realizzazione a San Marino di una struttura alberghiera e sul viaggio compiuto in Montenegro. Ha confermato che la nomina di Paul Phua ad ambasciatore è stato un atto collegiale funzionale solo ad attrarre l’investimento. Cosa, peraltro, dichiarata dalla stessa Antonella Mularoni qualche settimana fa in replica alle notizie di stampa che parlavano della corruzione a carico di Podeschi.