continuiamo con la trascrizione della dichiarazione di Gabriele Gatti nell’udienza di oggi nel processo Gatti-Galassi.
”Io mi ricordo di una volta che mia figlia mi ha detto: ”babbo ho sentito in classe che tu hai una villa a Cuba”. Un’altro mi disse ‘‘hai un attico a New York!” e se questo arriva alle orecchie di un giudice o di un procuratore del Fisco questo apre un fascicolo penale. Oggi abbiamo sentito Innocentini che io non lo vedo più da una vita. Con lo stesso l’unico legame che ho è con il fratello di Don Peppino. Voglio dire no? Avete chiesto se ha tenuto dei soldi per Gatti in Svizzera? Non sapete che avete fatto delle rogatorie in Svizzera, le avete fatte in Austria e persino in Vaticano perchè ho due fratelli preti. Come se i miei fratelli preti portino via i soldi miei! Voi proprio non li conoscete, ed è bene che non lo sappiano nemmeno perchè vi vengono davvero a prendere a casa. Non nel senso cattivo … ma solo il pensiero. Avete fatto rogatorie in tutte le parti del mondo, avete cercato soldi e per poco venivate a casa a cercare nel giardino sottoterra come quello di Arezzo che aveva i soldi nei vasi. Ma vi rendete conto che vi siete resi ridicoli su queste cose qui! Ridicoli su queste cose qui. Però, però io mi sono fatto 6 mesi e qualcosa di carcere. Questa è la realtà.
Mi sono stati negati i più elementari diritti. Il diritto all’interrogatorio io penso che sia un diritto che un carcerato preventivamente in attesa di procedimento debba avere! Ho dovuto scrivere! E’ stato negato ai miei avvocati di assistere agli interrogatori che vertevano su di me e voi manco lo sapevate. Interrogatori fatti in maniera intimidatoria, e ne abbiamo avuto conoscenza di teste che sono venuti qui ed ai quali erano state poste delle domande che li ha messi in difficoltà.
Un aspetto sul quale
