San Marino. Processo Gatti-Galassi. Parte5^. Avv. Cocco: ”Buriani archivia per l’associazione a delinquere, l’accusa che ha portato Gatti in carcere”

San Marino. Processo Gatti-Galassi. Parte4^. Dalla testimonianza di Roberto Ciavatta: ”Ritengo che il giornalista Antonio Fabbri avesse un canale diretto con il Commissario della Legge Buriani”

PARTE 5^

Il giorno 1 dopo il suo interrogatorio di garanzia Gabriele Gatti ha scritto una lettera dicendo che il verbale dell’interrogatorio non era proprio preciso e fedele al suo pensiero e nel dubbio, visto che era la prima volta che finiva in misura cautelare fissava il suo pensiero con una lettera e diceva una cosa serissima dopo aver letto il capo di imputazione.

Chiedeva a Buriani di inviare una lettera all’avvocato Marino Nicolini, di interrogarlo, che può fare il report di ogni euro che aveva, perchè li ha investiti, li ha raccolti e custoditi. 

Noi ci accorgiamo solo dopo che l’indagine viene disvelata che mai il Commissario Buriani pensa di andare a vedere da dove arrivavano questi soldi. Nel frattempo l’avvocato Nicolini è deceduto e questa è una prova che non è mai entrata in questo procedimento ma che è stata richiesta la mattina stessa dell’arresto. Proprio per chiarire i dubbi anche se questa non era la finalità che era quella di sostenere questa associazione a delinquere.

Quando Buriani archivia (archivia l’associazione a delinquere ndr) c’è una cosa che scrive molto importante, e che probabilmente non avete letto. E’ molto rilevante per contraddire tutte le richieste di condanna o di affermazione della responsabilità anche ai fini del sequestro che avete fatto prima. Giustamente archivia, non c’era più bisogno di sostenere l’associazione a delinquere dato che le finalità politiche erano state raggiunte, tra l’altro è emerso in altri procedimenti che il commissario partecipò ad uno spoglio delle urne in una sede di un partito anche se questo è irrilevante e non riguarda Gatti, e il fascicolo muore li e viene rinviato a giudizio per quel che resta. Anche perchè non si poteva archiviare del tutto.

Buriani scrive: ‘‘Non vi sono prove idonee a dimostrare legame associativi tra i prevenuti, neanche che abbiano carattere di stabilità. Gli elementi successivi hanno solo caratteri di sporadici ed occasionali e quindi diventa superfluo il fascicolo 306.2010” di cui noi ignoriamo il contenuto. ”Da cui si può desumere la prova dei reati fine” . Ma caspita perchè non lo abbiamo preso se li c’erano le prove dei reati fine? Il vostro compito è quello di ricercare la prova. Questa era una prova contro! Perchè non la siete andati a prendere? Ve lo ha quasi suggerito Buriani. Lo suggerisce due volte e dice: ”Ciò non toglie che una acquisizione sia utile eventualmente al dibattimento perchè rilevante e pertinente rispetto alle contestazioni di riciclaggio”.

Beh? Non lo va a prendere nessuno questo fascicolo? Eppoi ci troviamo alla fine di questo processo con una richiesta di condanna perchè c’è una presunzione che non è stata smentita dalla difesa. Non funzionano mica così i procedimenti penali. In questi il giudice condanna una persona quando raggiunge prova, oltre ogni ragionevole dubbio, sulla sua responsabilità, salvo che non ci siano questioni procedurali o sostanziali che ne impediscano la condanna.

E allora era il minimo scusarsi con Gatti, chiedere se volesse un risarcimento per essere stato 6 mesi in carcere per un reato che è assodato che fosse innocente perchè l’inquirente lo ha archiviato e la procura fiscale ha acconsentito alla archiviazione e chiedere quale era il risarcimento giusto per questa vicenda. Non una parola dallo stato su questo oggi e questo penso sia il fatto più grave a fronte di queste irregolarità.

Veniamo al processo, che forse è la cosa più utile… (…)

FINE PARTE QUINTA